Strane ma vere: cinque barche da 2 a 8 metri che faranno parlare di loro
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Ogni salone nautico che si rispetti è non l’occasione per vedere in diretta le barche più conosciute, ma anche il momento nel quale si incontrano i progettisti e i responsabili dei cantieri, coi quali ci si ferma a parlare anche dei più interessanti o strani modelli visti in giro per le banchine. Non fa eccezione il Salone di Parigi e dai discorsi di questi giorni abbiamo “tirato fuori” cinque modelli che, per motivi diversi, ci hanno decisamente colpiti.
Sarch S7
Questa barca da crociera di soli 7 metri non è una novità (lo conoscevamo come Sarch 675), ma dopo un inizio stentato è ora in fase di rilancio, con qualche centimetro in più ma soprattutto con una maggiore attenzione ai dettagli. L’idea è quella di proporre una barca da crociera di soli sette metri di lunghezza, con buone altezze interne e un bagno separato. Per garantire allo stesso tempo buone performance sono stati contenuti il più possibile i pesi, con uno scafo realizzato in CP-Epoxy e rinforzi in fibra di carbonio, e si è optato per una deriva sollevabile. Lung. 7 m; larg. 2,49 m.
Optipon
Piccolo (soli 2,35 metri) e che riprende l’armo e le appendici del mitico Optimist. Lo scafo invece è molto differente dalla deriva sulla quale hanno iniziato quasi tutti i velisti del mondo. L’Optipon presenta infatti uno scafo dal fondo leggermente a V ed è aperto a poppa: si tratta di uno scafo autosvuotante. Non conosciamo le sue reazioni in acqua, ma siamo convinti che si tratti di una barca che colpirà! Lung. 2,35 m; larg. 1,16 m. www.chantiernavalflorance.com
Troll 26
Non fatevi ingannare dal nome “fantasy” e un po’ “mostruoso”. Gli ingressi d’acqua fini sono firmati dall’italiano Paolo Bua. Il bretone Chantier des Ileaux è famoso in patria per i suoi modelli “ultrachic”, che uniscono linee d’altri tempi a materiali moderni. Il Troll 26 ha una coperta aperta dove spiccano due sedute old style lunghissime, che sfruttano bene lo spazio lasciato libero dall’albero molto avanzato. La scotta randa, per non dare fastidio all’equipaggio, è rilanciata fino ai piedi del timoniere. Lung. 8 m; larg. 2,52 m. www.chantierdesileaux.com
Ofcet 32
State tranquilli, di questa barca sentiremo parlare nei prossimi anni. Si tratta di un bolide concepito per primeggiare in IRC e disegnato dallo studio dell’eclettico Marc Lombard. Il giovane cantiere transalpino Ofcet (che in occasione dell’ultima Mini Transat ha portato le sue barche a vincere sia nella categoria Proto sia in quella Serie) ha puntato su una costruzione solida e leggera e su linee caratterizzate da una prua inversa e da una sezione prodiera generosa. Ma questo dieci metri ha anche interni luminosi. Lung. 8 m; larg. 2,52 m. www.yachtsynergy.it
Aloes 18
Cinque metri e mezzo facili da condurre e ideali per chi vuole muovere i primi passi con una barca sicura e senza troppi fronzoli. A prua il cantiere ha previsto un grande spazio di stivaggio che la rende adatta anche a crociere giornaliere lungocosta. Il disegno dello scafo ha permesso di accogliere la scassa della deriva senza che questa crei problemi di movimento. Quello che non ti aspetti a bordo di una barca di questo tipo è la presenza di ballast, che possono accogliere fino a 220 litri di acqua di mare che ne aumenta considerevolmente la stabilità. Un’astuzia che ha permesso di contenere il peso della barca a poco più di 300 chili a secco. Lung. 5,50 m; larg. 2,30 m. www.atelierinterface.com
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1 commento su “Strane ma vere: cinque barche da 2 a 8 metri che faranno parlare di loro”
Cassa di deriva, non scassa, scassa è dell’albero.