La finitura dell’opera morta con lo smalto è il passaggio finale del ciclo di pitturazione della vostra imbarcazione: si parla sempre poco di smalti e sottosmalti così abbiamo pensato di approfondire l’argomento con l’ufficio tecnico di Veneziani Yachting, azienda con oltre 150 anni di storia alle spalle e un solido know-how sulla tematica.
CHE COS’E’ UN SOTTOSMALTO?
Il sottosmalto (o sottofondo) può essere considerato parente stretto dello smalto in quanto costituito dagli stessi componenti ma privilegia cariche e pigmenti rispetto al legante. Talmente simile che in alcuni casi viene utilizzato quale finitura per interni quando è richiesta una superficie opaca. Il compito di un sottosmalto è quello di dare maggior protezione alla superficie e uniformare la tonalità del colore evitando gli aloni che si potrebbero formare in corrispondenza delle zone stuccate. Permette, inoltre, di evidenziare gli eventuali difetti della superficie rendendo più facile la loro eliminazione prima dell’applicazione dello smalto. Il sottosmalto andrà applicato sulla superficie pulita e carteggiata oppure protetta opportunamente da una mano di fondo. Rispetto alla finitura, il film formato dal sottosmalto sarà applicabile a spessori più elevati, avrà una migliore copertura e sarà facilmente carteggiabile. Aspetto non meno importante è quello economico: il sottosmalto riesce a minimizzare il quantitativo di finitura da applicare e a parità di spessore ha costi notevolmente inferiori. Sottosmalto e finitura quando applicati in tempi ravvicinati (soprattutto per i poliuretanici) creano un corpo unico con resistenza maggiore rispetto alla singola finitura.
QUALE UTILIZZARE?
Nella preparazione della superficie che deve accogliere la finitura, dopo aver applicato lo stucco e il prodotto impermeabilizzante, bisogna valutare attentamente l’applicazione del sottosmalto più idoneo. Per superfici in legno, gelcoat e metallo avremo bisogno di un prodotto con alta resistenza chimica, durezza superficiale, effetto barriera e ottima carteggiabilità della superficie (si consiglia una carteggiatura con carta abrasiva n° 320-400 per ottenere una superficie perfettamente levigata prima di procedere con l’applicazione dello smalto). Veneziani Yachting offre Epoway, mentre se cercate un prodotto per cicli ad elevate prestazioni c’è il sottosmalto poliacrilico bicomponente Polygoal, il cui elevato spessore consente di chiudere le microporosità del ciclo esistente.
L’APPLICAZIONE DELLO SMALTO
E arriviamo quindi alla fase finale del ciclo di pitturazione della vostra imbarcazione. Il film applicato deve garantire resistenza meccanica e chimica agli agenti atmosferici e al tempo stesso valorizzarne l’estetica attraverso la sua distensione e brillantezza. Anche per lo smalto potete scegliere un ciclo monocomponente oppure un ciclo bicomponente. I cicli monocomponenti sono la scelta tradizionale per i supporti in legno, di facile impiego e manutenzione; tuttavia la loro qualità e durata non è pari a quella dei prodotti bicomponenti (come Gel Gloss Pro). I cicli bicomponenti assicurano un ottimo risultato sia dal punto di vista estetico (brillantezza, durata, ecc.) che da quello di resistenza agli agenti atmosferici (irraggiamento UV e salino) e all’abrasione meccanica, ma richiedono maggior impegno e accortezza nella fase di lavorazione. Dopo aver stuccato e rasato le superfici, applicato un fondo protettivo ed eventualmente un sottosmalto più idoneo, si arriva all’applicazione dello smalto.