Bestiale? Fenomenale? Incredibile? Davvero non abbiamo parole per descrivere il Vendée Globe di Alex Thomson: con un foil fuori uso a causa di una collisione con un oggetto non identificato, guida la flotta tenendo a debita distanza i suoi inseguitori. Oggi ha raggiunto per primo Capo di Buona Speranza, in 17 giorni, 22 ore e 58 minuti, letteralmente frantumando il record precedente (22 giorni, 23 ore e 46 minuti, fatto registrare da Armel Le Cleac’h nel 2012). Proprio Le Cleac’h lo segue a 90 miglia di distanza.
IL RECORD C’E’ MA NON C’E’
Ma c’è di più. Prima dell’incidente che gli ha causato l’avaria al foil, Hugo Boss ha percorso in 24 ore 535,34 miglia (a 22,3 nodi di media!): di fatto il nuovo record di percorrenza nell’arco delle 24 ore, superiore alle 534,48 miglia macinate da Francois Gabart al Vendée del 2012/13. Peccato per per il World Sailing Speed Record Council (WSSRC) non sia valido, perché secondo il regolamento deve esserci almeno un miglio di differenza per stabilire l’ufficialità. Insomma, Thomson ha superato Gabart di “soli” 1.573 metri. Il più veloce marinaio del mondo a bordo di un 60 piedi avrebbe dovuto dargliene ancora 279 (il miglio nautico è di 1.852 metri) per essere ufficialmente considerato tale. Cavilli da scrivania. Thomson sta facendo una regata bestiale, fenomenale, incredibile (non dimentichiamoci che è l’IMOCA 60 di Thomson è stato il 60 piedi più veloce di sempre a raggiungere l’Equatore). Grazie alla sua determinazione e a una superbarca, che riesce a raggiungere i 30 nodi con facilità e di cui vi sveliamo tutti i trucchi con una grande infografica.
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