Al varo del Mylius 65 FD, una barca tutta italiana che vuole dettare uno stile
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E’ il caso del nuovo Mylius 65 FD, appena varato a Cala de’ Medici, in Toscana. Noi c’eravamo.

Lungo 20,20 m, larga 5,25 m, con una superficie velica (in bolina) di 258 mq, è costruito interamente in sandwich di fibre di carbonio, unidirezionali e multiassiali, con anima in PVC espanso a densità differenziata – salvo alcune zone con laminazione “solida”, in matrice epossidica con tecnica del sottovuoto (vacuum-bag) e “post cura”. Una scelta che ha consentito di contenere il dislocamento intorno alle 20 tonnellate: una caratteristica, questa, che rientra perfettamente nei parametri dei fast cruiser targati Mylius.
La coperta risulta molto pulita, grazie anche alla decisione di disegnare una tuga corta e filante: il colpo d’occhio è decisamente notevole. Un senso di pulizia accentuato dalla presenza del winch della scotta randa posizionato su una colonnina a centro barca, mentre i primari e quelli di manovra sono dislocati sulle estremità poppiere delle panche, dove troviamo rimandate anche tutte le manovre dell’albero.
Ad aumentare ulteriormente la sensazione di pulizia concorre l’eliminazione delle rotaie trasversali, sostituite da un sistema volante di barber per i fiocchi da regata, sgombrando così i passavanti: la sola rotaia presente è quella classica del fiocco autovirante per le navigazioni in crociera. L’ormai irrinunciabile delfiniera è perfetta per murare le vele asimmetriche e funge anche da musone dell’ancora.
L’armo è con crocette acquartierate e sartie a murata; l’albero è in carbonio “alto modulo”, con sartiame in PBO, della Hall Spars; le vele sono della North Sails, curate da Andrea Casale. L’attrezzatura di coperta è della Harken e Ubi Maior.
L’armatore di Oscar3 è l’Architetto Aldo Parisotto, ex armatore del Mylius 50’ “Oscar2” e titolare della “Parisotto + Formenton Architetti”. Forte della sua esperienza di Interior Design, anche per la nautica, ha collaborato con Alberto Simeone arrivando a creare un layout interno sperimentale, sia nei dettagli che nei materiali di arredo.
Negli interni il cantiere e l’armatore hanno scelto di utilizzare eucalipto affumicato e rovere a poro aperto. La dinette è un grande open space caratterizzato dalla presenza di divani contrapposti. Particolare la concezione della zona dedicata all’armatore: dopo aver superato una porta scorrevole in carbonio si accede a una suite “erxtralarge”. Particolare la scelta degli allestimenti, che ricorda quelli delle valigerie da viaggio. Il letto matrimoniale è stato posizionato sulla paratia di prua, mentre la zona bagno è divisa in due, con una doccia separata.
TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA
L’impianto elettrico è basato sul “Masterviews system” della Mastervolt, che permette il controllo e la gestione di tutte le utenze di bordo, sia dal pannello “touch screen” che tramite connessione remota; strumentazione elettronica e pilota automatico sono della B&G, con le innovative funzioni di diagnostica wireless integrata, mentre il motore è uno Yanmar da 160cv.
Il tutto mentre in cantiere sono attualmente in costruzione altri due Mylius 65’ (uno in versione Flush Deck ed uno in versione Raised Saloon) e tre Mylius 76’ (due Flush Deck ed un Deck Saloon).
DATI TECNICI
Lft. 20,20 m
Larg. 5,25 m
Pesc. 3,95 m
Disl. 20500 kg
Randa 146 mq
Fiocco 112 mq
Gennaker 451 mq
www.mylius.it
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