In un periodo in cui si sentono calciatori ultrapagati lamentarsi per “doversi sporcare” contro squadre nettamente più scarse (si vedano, ad esempio, le polemiche relative a San Marino-Germania), ci pensa la vela a ricordare che cosa sia la cosiddetta “sportività”. Sì, a costo di sembrare retorici e banali lo urliamo forte: questa volta ha vinto lo sport. Quello vero, fatto di valori autentici. Stiamo parlando della sfida Malingri-Malingri contro Beccaria-Zin sul record Portofino-Giraglia-Portofino (148 miglia), a bordo di piccoli cat non abitabili: centocinquanta miglia di spruzzi e ondate in faccia nel freddo di novembre, abbarbicati al trapezio a bordo di catamarani da spiaggia lunghi 6 metri in planata costante (ve l’abbiamo presentata qui). Dalle rispettive pagine Facebook, i due team si spronavano e sostenevano a vicenda, è stato davvero bellissimo (senza contare che in tutto il periodo antecedente alla partenza le due compagini si solo allenate assieme, condividendo informazioni e dati).
BECCARIA-ZIN 1, MALINGRIS 0
Alla fine hanno vinto Ambrogio Beccaria e Bernardo Zin, sul più piccolo e leggero Formula 18 Alla Grande Ambeco. I due sono partiti alle 14 del 12 novembre e hanno impiegato 17 ore e 20 minuti (alla velocità media di 8,54 nodi, niente male!). Vittorio e Nico Malingri, padre e figlio a bordo del cat autocostruito di 20 piedi Feel Good sono partiti invece ieri mattina alle 7.49 del mattino ma la finestra meteo alla fine si è rivelata peggiore del previsto, facendoli compiere il percorso in 19 ore, 4 minuti e 52 secondi. Il nuovo record da battere è quindi quello fatto registrare dal giovane minista milanese.
FINESTRA METEO CON SOPRESA
“Abbiamo avuto difficoltà”, dice Vittorio Malingri, “dall’inizio fino a metà percorso: il vento era meno di quanto previsto e il mare molto incrociato. Non si riusciva a far camminare la barca. Appena abbiamo agganciato il vento, siamo volati fino alla Giraglia con punte di 16-18 nodi. Al ritorno il vento era più da Nord-Est di quanto pensavamo e abbiamo dovuto navigare di bolina stretta, per cui più lentamente. Ma ce l’avremmo fatta lo stesso, se non fosse stato per i due lunghi cali di vento all’altezza di La Spezia e risalendo la Liguria”.
“Ambrogio e Bernardo sono stati molto bravi, sia a individuare il momento giusto per partire, sia a portare la barca. Fa molto piacere che l’idea di creare un nuovo record accessibile a tutti nel giardino di casa abbia avuto successo. Beccaria e Zin, a questo punto, non solo detengono il record ma sono stati i primi a percorrere questa rotta”.
1 commento su “Calciatori viziati, imparate da loro: questo è fair play!”
Complimenti ad entrambi gli equipaggi!
Ma come possono dei barchini così essere autorizzati a compiere una traversata?
C’era una barca di appoggio?
Esistono permessi transitori per “manifestazioni sportive”?
Sarebbe interessante capire come è stata organizzata questa regata.
Grazie!