A 74 anni intorno al mondo, in solitario e senza scalo! Jeanne Socrates riparte!

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Jeanne Socrates aboard Nereida July 7th 2013Jeanne Socrates, l’arzilla “vecchietta degli oceani” di cui vi avevamo già parlato, continua a stupirci. A 74 anni suonati, si appresta a iniziare il suo quarto giro del mondo in solitario e senza scalo. Avete capito bene, in solitario e senza scalo.

jeanne-socrates-kc2iovQuesta signora inglese figura già nel Guinness dei Primati in quanto donna più anziana ad aver completato una circumnavigazione del globo da sola e senza mai fermarsi, a 71 anni, partendo dal Canada a bordo del suo amato Najad 380 Nereida (nei due precedenti tentativi era stata costretta a uno scalo tecnico). Ma ora vuole essere la persona più anziana in assoluto a compiere l’impresa, battendo il record del giapponese Minoru Saito (71 anni nel 2004. Va detto però che Saito ha anche circumnavigato il mondo contro i venti dominanti con successo a… 77 anni!).

alt_jeanne-socrates-on-nereida-after-becoming-the-oldest-woman-to-solo-circumnavigate1LA STORIA DI JEANNE
“Sono stata fortunata ad essere andata in pensione tanto presto, così ho potuto prendere il largo con la mia Nereida”. Sono queste le prime parole del blog di Jeanne Socrates, la “nonna” di tutti i solitari del mondo. Ecco la storia incredibile di una donna incredibile. Percorre gli oceani in lungo e in largo da oltre 15 anni. Ci ha provato e riprovato, sempre con un’idea in testa: diventare la più anziana donna ad aver fatto il giro del mondo senza aiuti e senza scalo. La sua barca si chiama Nereida, ed è un Najad 380, un modello del 2009 costruito in Svezia.

alt_jeanne-socrates-circumnavigationcape-town-to-cape-town-copyUN’IDEA IN TESTA
Prima di capire qual era il suo vero obiettivo (il giro del mondo senza scalo) Jeanne stava già macinando miglia e miglia fin dai primi anni del 2000, quando è andata in pensione. Nel 2003 il marito George, con cui condivideva la passione per la vela, muore di cancro e lei decide di proseguire da sola. All’attivo nel 2006 aveva già una Transpac Race Hawaii-San Francisco, un tentativo di passaggio trai freddi mari della British Columbia canadese (non concluso a causa dell’inverno troppo rigido), e poi navigazioni in Messico, Guatemala, Panama, Australia e Sud Africa. È proprio grazie a queste fortissime esperienze in mare che nella testa della navigatrice canadese si fa strada l’idea di poter fare un giro del mondo senza scalo.

socrates-ba246cf0PRIMO E SECONDO TENTATIVO
Jeanne decide di acquistare Nereida, un Najad 380 che va a sostituire il suo Najad 361, più adeguato a distanze del genere e nel 2009 parte per il giro del mondo. Il suo programma è quello di arrivare alle Canarie e da lì, col favore dei venti e del meteo, fare rotta verso Cape Town, il primo dei cinque Capi, per far ritorno alle Canarie in 6/7 mesi. Ma a poche settimane dalla partenza, la navigatrice solitaria deve fermarsi per ben tre mesi a Cape Town, in Sud Africa, a causa di un guasto al motore. Decide di rinviare il suo tentativo all’anno seguente ripartendo da Victoria, in Canada dove con grande fatica riesce comunque ad arrivare completando parzialmente il giro del mondo in un anno. Nel 2010, a oltre 70 anni, la “nonna degli oceani” ci riprova: da Victoria in Canada scende giù fino a Capo Horn, ma dopo 75 giorni di navigazione a poca distanza dal Capo più famoso del mondo, Jeanne ha un grave problema a bordo causato dal cattivo tempo. Nonostante tutto riesce a passare indenne la punta più estrema e pericolosa delle Americhe, ma è costretta a riparare a Ushuaia in Argentina. Da lì riparte: Falkland, Città del Capo, Tasmania, Hawaii e Canada. Riesce quindi a completare il suo secondo giro del mondo toccando tutti e Cinque Capi: Cape Horn (Chile), Cape di Buona Speranza (S. Africa), Cape Leeuwin (Australia), S.E. Cape of Tasmania (Australia), S.W. Cape of Stewart Island (New Zealand), tuttavia lo scalo per riparare la barca annulla tutta la fatica fatta. Il sogno della circumnavigazione del globo no-stop sfuma ancora.

jeanne-socrates-2BUONA LA TERZA
Jeanne non si perde d’animo e nell’ottobre del 2012 riparte sempre da Victoria in Canada per il suo terzo tentativo: dopo 259 giorni in mezzo al mare, da sola e senza assistenza, arriva all’Ogden Point di Victoria l’8 luglio 2013 dopo una navigazione nonstop che l’ha portata a doppiare Capo Horn, Capo di Buona Speranza, Capo Leeuwin e Capo di Sud Est (Tasmania). E’ la prima donna a circumnavigare il globo su una rotta che parte e arriva nel nordamerica ed è la più anziana donna ad averlo fatto.

Questo 31 ottobre sarebbe dovuta partire per il suo quarto giro del mondo da Victoria (Canada), ma il brutto tempo l’ha costretta a rinviare lo start. Vi terremo aggiornati.

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