#4/ La verniciatura. Speciale Refitting. Il momento di cambiare. Dieci domande in dieci puntate.

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sdc10840La quarta puntata nel mondo del refitting la dedichiamo al verniciatura dello scafo. Il ciclo di verniciatura di una barca non può essere improvvisato ma deve basarsi su una corretta combinazione di primer, fondi, stucchi e smalti, selezionando i prodotti “giusti” per avere protezione, brillantezza, ma anche una buona resa e tempi di lavorazione ridotti.

jpk-384_zpsja7nq7ex4. Lo scafo ha bisogno di una nuova verniciatura. Come mi muovo?

La verniciatura dello scafo è in assoluto una delle operazioni più complesse: due barche con le stesse caratteristiche possono avere preventivi molto diversi dovuti a diverse tipologie di lavorazione a seconda dei materiali utilizzati, dei tipi di vernice impiegati nei lavori e dei cicli di lavorazione previsti. Prima di tutto è bene informarsi sui processi che verranno fatti, assicurandosi di comparare correttamente i diversi preventivi. La verniciatura comporta diversi costi accessori: c’è chi crede non sia necessario disalberare e che sia sufficiente portare la barca sotto un telo, con l’inconveniente che spesso non si riesce a riscaldare bene l’ambiente. Vale la pena spendere di più per non dover rifare questo lavoro ogni tre anni.

Verniciare una barca è come fare una fotografia, o cucinare un buon piatto, bisogna avere pazienza e saper aspettare, dato che l’ultima mano di vernice  è solo il risultato di un lungo processo. Il trucco è tutto nella preparazione della base, una base cattiva non darà mai un buon risultato. Per questo motivo è necessario stuccare, scartavetrare, mascherare e sgrassare lo scafo della barca, concentrandosi su ogni centimetro.. Verniciare non vuol dire solo far sembrare la propria barca più bella ma proteggerla dal sole, dal sale e dalle intemperie.

Estetica e protezione: un binomio inscindibile quando si parla di vernici per la nautica. L’intero ciclo di verniciatura, sia che si tratti di barche nuove sia in ambito refit/manutenzione, deve infatti assicurare la massima protezione dello scafo da agenti quali salsedine, raggi UV, calore, umidità, micro-organismi, incrostazioni, ruggine e molto altro, oltre a conferire alla barca la piacevolezza estetica data da colori brillanti e superfici omogenee. Negli anni il mondo della nautica si è avvicinato notevolmente al livello di finitura che caratterizza il settore della carrozzeria auto, e una notevole evoluzione è stata compiuta anche nell’ambito della colorimetria. Ma per assicurare un’ottima protezione in ambiente marino la nautica continua ad avere bisogno di cicli e prodotti pensati appositamente per l’utilizzo nautico.
Primer, fondi, stucchi e smalti, senza parlare delle antivegetative, devono quindi avere caratteristiche specifiche, e l’intero ciclo di verniciatura non può essere improvvisato ma deve basarsi su una corretta combinazione dei vari prodotti. Non esiste quindi un ciclo corretto, ma, a seconda dei materiali da verniciare e dei casi specifici, occorre individuare la migliore combinazione di prodotti.

Nel mondo delle vernici il “valore aggiunto” si sta infatti sempre più spostando dal prodotto al servizio: in un mercato maturo, dove la maggior parte dei prodotti ha raggiunto standard di qualità elevati, il supporto concreto agli addetti ai lavori assume un ruolo determinante, sia nell’individuazione del ciclo giusto, dell’esatta colorazione e della corretta applicazione, sia per quanto riguarda la valutazione in termini di resa del prodotto, tempi di lavorazione e relativi costi. Tutte dinamiche che il mondo dell’auto ha affrontato con largo anticipo e che sono diventate sempre più pressanti anche nel settore nautico. Per porsi in maniera competitiva sul mercato, preservando al contempo una giusta marginalità, i cantieri devono infatti far quadrare i conti, cercando un equilibrato compromesso tra qualità e prezzo e garantendo risultati all’altezza.

ochs-paint-3Il ciclo di pitturazione è costituito da vari strati sovrapposti di differenti prodotti che, unendo le loro specifiche proprietà, creano una protezione e un risultato estetico efficaci e duraturi. Il primo step è l’applicazione del primer, che crea una prima protezione dello scafo e prepara la superficie per le successive applicazioni. Su gelcoat e vetroresina il primer svolge una funzione di “ancorante” per la base e la successiva finitura, mentre sugli scafi metallici ha un fondamentale potere antiruggine e anticorrosivo, fornendo protezione secondo il principio della protezione catodica o, nel caso dei primer contenenti ossido di zinco, creando un ambiente alcalino che ritarda la corrosione. Sul legno i primer vanno invece o ostruire i pori dando al legno impermeabilità e resistenza.
La funzione dei fondi, applicati dopo il primer, è invece quella di dare  impermeabilità e a creare una base protettiva di un certo spessore su cui, una volta carteggiata, applicare gli smalti di finitura.  Gli stucchi servono invece a livellare le irregolarità di costruzione o a porre rimedio a danneggiamenti dovuti a corrosione, distacchi della vernice, sbucciature e urti. Lo stucco viene generalmente applicato tra una mano e l’altra di fondo e possiede doti di impermeabilità e facile carteggiabilità. Infine gli smalti, ovvero la finitura finale che si applicata sull’opera morta (fiancate e coperta).
Oltre alla brillantezza del colore e alle proprietà estetiche, gli smalti devono essere resistenti all’abrasione, elastici e facilmente applicabili, oltre ad avere una buona resa. Vi sono poi le vernici trasparenti, utilizzate per dar risalto al legno e proteggerlo nel tempo. 
Tutte le fasi del ciclo di verniciatura hanno dunque un’importanza cruciale, e la finitura con gli smalti è solo l’ultimo step: le fasi di preparazione della superficie prima dell’applicazione dello smalto rappresentano infatti circa  l’80% del tempo complessivo di lavorazione.
A fare la differenza è dunque il ciclo nel suo insieme piuttosto che le caratteristiche peculiari di ogni singolo prodotto.
Volete riverniciare la barca, magari cambiando anche il colore? Sappiate che i prezzi di cantiere variano da 250 a 400 euro al metro quadro. Prezzo indicativo mq: 300 euro

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