#4/ La verniciatura. Speciale Refitting. Il momento di cambiare. Dieci domande in dieci puntate.
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La quarta puntata nel mondo del refitting la dedichiamo al verniciatura dello scafo. Il ciclo di verniciatura di una barca non può essere improvvisato ma deve basarsi su una corretta combinazione di primer, fondi, stucchi e smalti, selezionando i prodotti “giusti” per avere protezione, brillantezza, ma anche una buona resa e tempi di lavorazione ridotti.
4. Lo scafo ha bisogno di una nuova verniciatura. Come mi muovo?
La verniciatura dello scafo è in assoluto una delle operazioni più complesse: due barche con le stesse caratteristiche possono avere preventivi molto diversi dovuti a diverse tipologie di lavorazione a seconda dei materiali utilizzati, dei tipi di vernice impiegati nei lavori e dei cicli di lavorazione previsti. Prima di tutto è bene informarsi sui processi che verranno fatti, assicurandosi di comparare correttamente i diversi preventivi. La verniciatura comporta diversi costi accessori: c’è chi crede non sia necessario disalberare e che sia sufficiente portare la barca sotto un telo, con l’inconveniente che spesso non si riesce a riscaldare bene l’ambiente. Vale la pena spendere di più per non dover rifare questo lavoro ogni tre anni.
Verniciare una barca è come fare una fotografia, o cucinare un buon piatto, bisogna avere pazienza e saper aspettare, dato che l’ultima mano di vernice è solo il risultato di un lungo processo. Il trucco è tutto nella preparazione della base, una base cattiva non darà mai un buon risultato. Per questo motivo è necessario stuccare, scartavetrare, mascherare e sgrassare lo scafo della barca, concentrandosi su ogni centimetro.. Verniciare non vuol dire solo far sembrare la propria barca più bella ma proteggerla dal sole, dal sale e dalle intemperie.
Nel mondo delle vernici il “valore aggiunto” si sta infatti sempre più spostando dal prodotto al servizio: in un mercato maturo, dove la maggior parte dei prodotti ha raggiunto standard di qualità elevati, il supporto concreto agli addetti ai lavori assume un ruolo determinante, sia nell’individuazione del ciclo giusto, dell’esatta colorazione e della corretta applicazione, sia per quanto riguarda la valutazione in termini di resa del prodotto, tempi di lavorazione e relativi costi. Tutte dinamiche che il mondo dell’auto ha affrontato con largo anticipo e che sono diventate sempre più pressanti anche nel settore nautico. Per porsi in maniera competitiva sul mercato, preservando al contempo una giusta marginalità, i cantieri devono infatti far quadrare i conti, cercando un equilibrato compromesso tra qualità e prezzo e garantendo risultati all’altezza.
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