#2/ Il teak. Speciale Refitting. Il momento di cambiare. Dieci domande in dieci puntate.
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Seconda puntata del nostro speciale dedicato al refitting. Finita la bella stagione, le crociere estive e i week end autunnali ancora caldi, ora è il momento di entrare nella fase invernale, che per ogni armatore significa una cosa sola: messa a punto, controlli, ottimizzazione, in un parola refitting, rimettere in forma. La domanda del giorno è
2. Devo sostituire il teak in coperta, cosa faccio?
Se avete il teak posato in coperta, inevitabilmente, dopo tanti rimandi, arriva il fatale momento in cui non potete più stare a guardare il legno rovinato e dovete decidervi a intervenire. La completa sostituzione di questo prezioso legno in coperta è molto costosa, soprattutto se, per avere un risultato che duri nel tempo, ci si affida alla maestria di un bravo artigiano. Sono sempre più gli armatori che scelgono di togliere il teak e di tornare alla coperta in vetroresina, perché pesa meno e richiede meno manutenzione. Ci sono diverse possibilità di colore e “grane” dell’antiscivolo da applicare in coperta, a seconda dell’utilizzo che si fa delle barca. Tuttavia una coperta in plastica scalda spesso come e forse più del teak e il vero vantaggio resta quello in termini economici. Si può però prendere in considerazione la sostituzione con un materiale sintetico simil-teak di cui a fatica si percepisce la differenza dall’originale, dura molto di più e offre un’eterogenea scelta riguardante la geometria delle doghe e i colori.
No alla plastica? No al teak? La soluzione c’è. La sostituzione del teak è uno degli interventi più costosi. Se si preferisce risparmiare c’è una valida alternativa al ritorno alla coperta in vetroresina, ovvero un materiale sintetico, una sorta di teak “che non è teak”. è più leggero e veloce da posare. Ed è anche più economico: può costare fino al 40% in meno (il prezzo già gommato è di circa 140 euro al mq e di circa 450 al mq con montaggio e trasporto). Il vantaggio principale di questi sistemi è il prezzo, una buona viscosità che comporta una maggiore facilità di riempimento del comento durante la lavorazione ed una facile reperibilità.
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