J/70, i segreti del “monotipo trasversale” che ha conquistato il cuore dei velisti
IL REGALO PERFETTO!
Regala o regalati un abbonamento al Giornale della Vela cartaceo + digitale e a soli 69 euro l’anno hai la rivista a casa e in più la leggi su PC, smartphone e tablet. Con un mare di vantaggi.


Colpisce la “trasversalità” del J/70: “Circa 300 barche battono bandiera statunitense”, continua Di Mauro, “segue la Germania con più di 120 unità (pensate che sul lago di Costanza i circoli, dopo aver avviato uno studio comparativo tra monotipi, hanno scelto il J/70 come barca su cui investire per sfidarsi tra loro e per la Sailing Champions League, la competizione europea per Club in stile calcistico), la Gran Bretagna con quasi 100 barche e poi noi, con attualmente più di 40 barche (8 appartengono allo Yacht Club Costa Smeralda). Per il 2017 pensò proprio che arriveremo a quota 50 iscritti!”. Nel Principato di Monaco navigano 22 barche, in Svizzera più di 20 e si sta assistendo a un proliferare del monotipo (lungo 6,93 metri e largo 2,25) anche in Francia, Austria Croazia.

Ma qual è il segreto di questo ennesimo progetto vincente di Alan Johnstone? A risponderci è sempre Di Mauro: “Innanzitutto si tratta di uno scafo pensato bene in termini di accessibilità economica… e fisica. Il costo per una barca nuova pronta a regatare (quindi con vele in dacron – sono banditi i laminati per regolamento – e carrello per il trasporto, indicativamente, è intorno ai 42/43 mila euro (la barca, di listino, costa 33.000 euro + IVA, ndr). Non pochissimo in termini assoluti, poco rispetto ad altri monotipi di fascia. Di usato non parliamo, non esiste, per adesso. Chi ha un J/70 se lo tiene stretto. Il fatto che sia leggermente sottoinvelata la rende meno impegnativa e alla portata anche di chi ha qualche annetto sulle spalle, in tre si conduce tranquillamente. Il J/70 non è un “derivone”, ma un piccolo cabinato: una caratteristica importante che ha contribuito al suo successo. In più è affidabile: non ricordo, ad esempio, di disalberamenti, se non in un caso dove due barche si sono incastrate durante una partenza affollata. E’ facile, è una barca molto marina e che “perdona” parecchio, è divertente e – parlo per l’Italia – ha un circuito seguito e ben organizzato. Last but not least: permette a chiunque di regatare contro i campioni. Io stesso posso giocarmela con Francesco De Angelis, Hugo Rocha, Paul Cayard e tanti altri grandi campioni: questo è un indubbio motivo di attrazione.

IN ITALIA SIAMO FORTISSIMI
Non siamo ancora riusciti a vincere un titolo mondiale J/70 (hanno sfiorato il successo Carlo Alberini con Calvi Network e Claudia Rossi con Petite Terrible Sailing Team), ma a livello europeo, siamo indiscutibilmente i più forti: le ultime tre edizioni sono state appannaggio di compagini azzurre: nel 2014 il succitato Calvi Network, nel 2015 il Notaro Team di Luca Domenici e quest’anno è toccato a Claudia Rossi. Una ragazza di 23 anni che ha stupito tutti e che per poco non compiva il miracolo vincendo il Mondiale a San Francisco. Un altro grande interprete della classe è Franco Solerio, con il suo L’elagain, vincitore dell’ultima Eurocup di Riva del Garda.

Dicevamo prima del bel circuito (Alcatel come main sponsor) che la classe italiana ha saputo creare e che attira equipaggi anche dall’estero (nelle manifestazioni più importanti, erano 9 le nazioni rappresentate, andate a scoprire di più su www.j70.it). Si parte con l’appuntamento sanremese della Spring Cup il prossimo 30 aprile e l’1 maggio (in combinata con quello di Monaco, che richiamerà certamente tante barche da Monte Carlo, mentre l’Alpen Cup sarà composta dagli eventi di Malcesine (26-28 maggio) e di Riva del Garda (23-25 giugno). Si proseguirà il 28-30 luglio a Scarlino mentre il Mondiale 2017 sarà ospitato dallo Yacht Club Costa Smeralda a Porto Cervo, dal 12 al 16 settembre.

Lunghezzza fuori tutto: 6,93 m
Lunghezza al galleggiamento: 6,24 m
Baglio max: 2,25 m
Pescaggio: 1,50 m
Sup. velica: 21 mq
Sup. asimmetrico: 45 mq
Dislocamento: 780 kg
Chiglia: 285 kg
Condividi:
Sei già abbonato?
Ultimi annunci
I nostri social
Iscriviti alla nostra Newsletter
Ti facciamo un regalo
La vela, le sue storie, tutte le barche, gli accessori. Iscriviti ora alla nostra newsletter gratuita e ricevi ogni settimana le migliori news selezionate dalla redazione del Giornale della Vela. E in più ti regaliamo un mese di GdV in digitale su PC, Tablet, Smartphone. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “iscrivimi”. Riceverai un codice per attivare gratuitamente il tuo mese di GdV!
Può interessarti anche

BARCHE USATE: Vendono 5 scafi per tutti i gusti da 3.6 a 11.8 metri
Continuiamo ad andare alla scoperta delle migliori occasioni sul fronte barche usate presenti sul nostro mercatino degli annunci. Qui potete vendere e comprare barche usate (anche le Classic Boat storiche by Giornale della Vela!), accessori, posti barca, trovare l’idea giusta

Joyette (1907), una regina d’Inghilterra torna a vivere per l’America’s Cup
Gosport, Regno Unito, 1906. Charles Ernest Nicholson firma uno scafo destinato a diventare il suo prediletto per linee e classe – “the prettiest he’s ever drawn” – il più piacevole che abbia mai disegnato: è Almara, disegnata per Major Calverley,

Barche usate: a Nautilia sempre più persone in cerca della barca da acquistare
Si è conclusa con grande entusiasmo la 38ª edizione di Nautilia, la storica fiera italiana dedicata all’usato nautico, ospitata come da tradizione ad Aprilia Marittima, nel comune di Latisana (UD). Quest’anno la manifestazione ha registrato numeri in crescita, confermandosi punto

Raduno Vele Storiche Viareggio: ecco tutti i vincitori dell’edizione 2025
Splendide giornate di sole e caldo chiudono il 20° Raduno Vele Storiche di Viareggio (15-19 Ottobre), che quest’anno ha raggiunto, non solo la sua più lunga durata, ma anche una vastissima partecipazione, con oltre 60 barche a confermare l’importanza che






