BREAKING NEWS Mascalzone Latino primo alla Rolex Middle Sea. Ma bisogna aspettare i più piccoli
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Lo avevamo detto che stavano andando fortissimo, in questa 37ma Rolex Middle Sea Race i ragazzi di Mascalzone Latino, il Cookson 50 (scopri qui che barca incredibile è!) di Vincenzo Onorato. L’armatore partenopeo (e presidente di Moby Lines) ha concluso la regata dopo 3 giorni, 3 ore, 8 minuti e 3 secondi. Un tempo ottimo considerate anche le condizioni di vento leggero, ma soprattutto il fatto che abbia lasciato il vuoto dietro di sé. Nulla da fare per l’altro Cookson 50 in gara, Cippa Lippa 8 di Guido Paolo Gamucci, che nel momento in cui stiamo scrivendo (ore 17 del 25 ottobre), sta passando tra Malta e l’isolotto di Comino ed è atteso a breve all’arrivo.
IN TREPIDANTE ATTESA
I “mascalzoni” hanno fatto vedere i sorci verdi a barche molto più lunghe, anche in tempo reale (è il caso, ad esempio, del Botin 65 Caro), e ora capeggiano indiscussi la graduatoria generale. Sicuramente vinceranno in classe IRC e ORC 2, ma per cantare vittoria overall bisognerà aspettare fino a domani, quando, ETA alla mano, arriveranno il J/122 Artie di Lee Satariano, già pluripremiato alla Middle, e il JPK 10.10 Foggy Dew del francese Racine Noel. Al passaggio di Pantelleria (al momento nessuna di queste due barche ha superato Lampedusa) Mascalzone Latino, calcolati i compensi conduceva per pochissimo sulle due barche. Tutto dipenderà dall’intensità del vento, sarà un terno al lotto.
CHE NOMI A BORDO!
A bordo del Cookson 50 di Vincenzo Onorato, insieme a Marco e Matteo Savelli, l’afterguard annovera un inedito raggruppamento di vecchie e nuove conoscenze del team, come Adrian Stead, Lorenzo Bressani, Branko Brcin e Ian Moore nelle vesti di navigatore. Completano l’equipaggio: Leonardo Chiarugi, Andrea Ballico, Pierluigi De Felice, Daniele Fiaschi, Stefano Ciampalini e Davide Scarpa. Tutti velisti di altissimi caratura che, come tattici o navigatori, hanno già fatto parte di Mascalzone Latino in momenti molto importanti della sua storia.
VINCITORI E VINTI
I line honours per i monoscafi sono andati a Rambler 88 di George David (2 giorni, 14 ore, 3 minuti e 26 secondi) mentre il duello tra i due supertrimarani di 70 piedi Maserati di Giovanni Soldini e Phaedo3 di Lloyd Thornburg si è concluso a favore del navigatore italiano, complice un incredibile (e secondo alcuni ingiustificabile) errore di percorso di Phaedo3 (che ha girato l’isola di Linosa invece che quella di Lampedusa). Maserati ha impiegato 2 giorni 1 ora 25 minuti e 1 secondo, battendo il record di percorrenza dei multiscafi, che, ironia della sorte, apparteneva proprio a Phaedo3 (2 giorni, 11 ore,, 29 minuti e 41 secondi).
I NUMERI E IL PERCORSO DELLA MIDDLE SEA
Sono 107, provenienti da 25 nazioni, i partecipanti alla 37ma edizione della Rolex Middle Sea Race, che a noi piace chiamare “Fastnet” o Sydney Hobart de noantri”, perché è l’unico vero grande appuntamento oltre le 500 miglia in Mediterraneo e spesso le condizioni sono davvero “oceaniche”. Si tratta di 608 miglia: si parte oggi, alle 11, a La Valletta (Malta) e la rotta da seguire, in senso antiorario, passa dalla Sicilia per le Isole Eolie – inclusa Strombolicchio-, prosegue attorno alle Egadi, eccetto l’isola di Marettimo, Pantelleria e Lampedusa, attraversando poi il Canale a sud dell’isola di Comino e concludendosi nel porto di Marsamxett a Malta.
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