Vuoi diventare cittadino onorario con la tua barca? Nasce la “marinanza”!

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marinanzaNo, non è una parola che ci siamo inventati noi in redazione. “Marinanza” è il termine con il quale Tommaso Agujari, architetto fiorentino, sta portando avanti il proprio progetto.

Quale? Il riconoscimento da parte delle Amministrazioni Comunali, con un Porto di loro competenza, della Marinanza, ovvero la Cittadinanza Onoraria a tutti coloro che hanno un’imbarcazione ormeggiata in modo permanente. Il Porto viene così equiparato ad un Quartiere / Rione della realtà urbana. “Così facendo”, racconta Agujari, “gli Abitanti del Mare avranno pari dignità, con  privilegi, di chi vive in terraferma. Inoltre la Marinanza potrà eleggere un Suo rappresentante, ufficialmente riconosciuto, nella presentazione di istanze all’Amministrazione Comunale”.

Questo “concetto / progetto” è stato già presentato a titolo sperimentale, ai Comuni di Cecina, San Vincenzo, Piombino e pare che abbia ricevuto già informali consensi.

Ma Agujari non ha intenzione di fermarsi qui: “Prossimamente saranno coinvolte tutte le realtà legate al Mare Toscano con un articolato e preciso atto formale, ad oggi in studio e il progetto dovrebbe essere inserito nel programma di sviluppo turistico Regionale  Toscano. Il sito www.lenuoverepubblichemarinare.it è stato concepito come collante mediatico, funzionale alla vita di questa nuova realtà“.

Dunque, armatori di tutta Italia, cosa ne pensate?

 

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6 commenti su “Vuoi diventare cittadino onorario con la tua barca? Nasce la “marinanza”!”

  1. Ennio Della Grotta

    È quello che sto sognando da circa otto anni, da quando, cioè, ho ormeggiata la mia barca a vela in modo perenne (la tiro fuori dall’ acqua solo una settimana l’ anno per la manutenzione) nel porto di Gaeta. Ottima idea, complimenti! Speriamo diventi realtà. In bocca al lupo!

  2. Sono Armatrice, residente a Londra ed ho un’ imbarcazione a vela di 15 metri , battente bandiera inglese. L’Italia con i suoi porti, ed in particolare quelli Toscani, sono una delle mete in cui mi piace sostare a lungo. Lavoro moltissimo in queste soste e la posta elettronica mi consente di mantenere i contatti con i miei clienti ma, se potessi disporre di un’indirizzo postale, sicuramente ne avrei indubbi vantaggi. Ottima idea ! ! E’intrigante potersi sentire parte di una realtà urbana,anche se per pochi mesi.L’accoglienza di un Porto Comunale passa anche attraverso segnali concreti di disponibilità e questa proposta ne può essere una chiara testimonianza.Spero sinceramente navigando con la mia barca di raccogliere tante “Marinanze Onorarie”!!!!!!!!Buon Vento !

  3. Tommaso Agujari

    Alla Redazione del Giornale della Vela ed ai cari Amici del Mare,

    sono felice di poter ringraziare i molti sostenitori dell’idea ma, ritengo essenziale rispondere ai detrattori.

    Innanzitutto chiedo venia per non aver spiegato a sufficienza il mio progetto e quindi capisco le giuste obbiezioni.

    La Marinanza Onoraria non presuppone alcun vincolo giuridico o burocratico in quanto è una pura invenzione linguistica nella quale si identifica la volontà, da parte delle Amministrazioni Comunali, di promuovere un nuovo rapporto di ospitalità a coloro che in vario modo sono locati in Porto.

    Credo sia cosa gradita ricevere una mappa con informazioni dettagliate sull’entroterra e se possibile ricevere in omaggio una degustazione di prodotti tipici.

    L’Ospitalità è un “valore” che credo possa essere condiviso anche dagli “spiriti liberi” quando mettono i loro “piedi a terra”.

    Ritengo inoltre, che l’elezione di un rappresentante della “Marinanza”, autorizzato a presentare istanze al Comune,sia un segnale positivo e concreto di maturità politica.

    Ciò detto definire bufala , farsa toscana credo sinceramente sia improprio.

    Vi invito a visitare il sito http://www.lenuoverepubblichemarinare.it è ancora in fase di bozza, ma è concepito come collettore di tutte le idee per coloro che amano vivere il Mare.

    Sono ben accetti consigli e critiche per migliorare con la condivisione il progetto.

    Ancora grazie, e ovviamente auguri di “Buon Vento” per il 2017 ! !

    Arch. Tommaso Agujari

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