Maxi Jena vince la Veleziana e la Venice Hospitality Challenge. Tutti i risultati
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Un weekend di grande vela a Venezia, con un unico grande protagonista. Maxi Jena timonato da Mitja Kosmina, vincitore sia della Veleziana che della Venice Hospitality Challenge. Il maxi dello Yacht Club Hannibal si “consola” così dal secondo posto ottenuto alla Barcolana dietro Alfa Romeo Shockwave. Ma vediamo cosa è accaduto nel dettaglio.
VELEZIANA 2016
Maxi Jena della Yacht Club Hannibal condotto da Mitja Kosmina concede il bis e vince la Veleziana 2016. Una regata fortemente caratterizzata dalle condizioni climatiche con assoluta assenza di vento e che ha consentito solo a 7 imbarcazioni sulle 187 iscritte e le 180 partenti di arrivare al traguardo posto in Bacino san Marco davanti alla sede storica della Compagnia della Vela.
Maxi Jena non ha avuto una partenza felice e all’ingresso in Laguna dopo il passaggio in bocca di porto di San Nicolò aveva davanti Pendragon, il maxi yacht della Società Triestina della Vela condotto dallo skipper triestino Lorenzo Bodini. Sono, però, bastate poche raffiche di vento poco dopo il primo cancello di Sant’Andrea per consentire a Maxi Jena di recuperare il terno perduto in partenza e di superare Pendragon tallonato nel frattempo da un sorprendente Porto Piccolo il 16 metri condotto da Alberto Bolzan. 2 ore 23 minuti e 31 secondi il tempo finale con cui Maxi Jena ha coperto il percorso.
«Vincere a Venezia è sempre un’emozione particolare e farlo in condizioni difficili come quelle di oggi è ancora più bello – commenta Mitja Kosmina skipper di Maxi Jena – Non abbiamo avuto una partenza brillante ma siamo riusciti a sfruttare quel filo di vento in ingresso in Laguna che ci ha consentito di guadagnare quel piccolo vantaggio per arrivare davanti a Pedragon a San Marco. Lo spettacolo della vela ha bisogno di gare come questa, piene di appassionati e anche di ottimi velisti».
«Siamo partiti bene prendendo la testa della regata che abbiamo tenuto passando in testa al primo cancello – aggiunge Giovanni Boem tattico locale di Pendragon – Poi le condizioni di vento leggero più favorevoli a Maxi Jena ci hanno penalizzato ma non ci hanno impedito di arrivare comunque sul secondo gradino del podio nello splendido arrivo in bacino san Marco anche se con un po’ di apprensione proprio davanti a piazza San Marco dove Porto Piccolo si era avvicinato pericolosamente».
Per il presidente della Compagnia della Vela Ugo Campaner comunque un weekend di grande sport e di vela da ricordare. «Il tempo e il vento purtroppo non ci hanno sorriso ma Veleziana ha confermato di essere una manifestazione sempre più in crescita e che attira imbarcazioni da ogni parte d’Italia. E’ vero è mancata la gara, il vento non ha permesso di gustare lo spettacolo che tutti si aspettavano ma gli equipaggi in mare hanno comunque saputo divertirsi e socializzare. Un grazie va a tutti coloro che ogni anno, da nove anni, rendono possibile questa manifestazione, in primis la Fiv Zonale, gli sponsor e i tantissimi volontari, indispensabili».
Sfortunata, infine, la Veleziana 2016 per un 57enne di Ancona rimasto contuso nelle fasi della partenza. Prontamente soccorso da uno dei sanitari messi in campo dall’organizzazione è stato stabilizzato e quindi trasportato da un’ambulanza del 118 all’Ospedale Civile dove gli è stato sottoposto a degli esami radiografici.
VENICE HOSPITALITY CHALLENGE
Sabato invece si è conclusa la terza edizione della Venice Hospitality Challenge, regata organizzata da Yacht Club Venezia con il sostegno di Assicurazioni Generali S.p.A., Marina Yachting, Marina Sant’Elena e Moët & Chandon, le cui premiazioni si sono tenute oggi alla presenza del Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
Venice Hospitality Challenge, l’unica regata che porta a gareggiare in un circuito cittadino maxi yacht, da qui il nome di gran premio velico della città, ha visto sfidarsi dal bacino di San Marco verso il Lido, poi alla Giudecca e di nuovo a San Marco, dieci team: otto in rappresentanza degli Hotel veneziani di lusso, una nona imbarcazione per l’Hotel Falisia di Porto Piccolo, e il Moro di Venezia in rappresentanza della città lagunare. La vittoria è andata nuovamente a Nuovo Maxi Jena, timonato quest’anno da Mitja Kosmina per The Gritti Palace.
Al secondo posto Adriatic Europa, con Dusan Puh per l’Hotel Danieli.
Terzo classificato Pendragon VI, con Lorenzo Bodini per l’Hilton Molino Stucky, sul podio fin dalla prima edizione.
Il vento leggero fa capire da subito che la regata richiederà grande tecnica e buona conoscenza delle correnti che caratterizzano il bacino. Alla prima procedura di partenza seguirà il primo ripetitore perché buona parte della flotta si trovava in posizione di ocs. La seconda partenza risulta invece valida, ma il Moro di Venezia sbaglia i tempi e taglia in anticipo la linea. Segnalato ocs dal comitato, deve rientrare compromettendo il resto della regata.
Maxi Jena si stacca fin da subito dal gruppo iniziando ad allungare sugli inseguitori. A metà della prima bolina le posizioni sono già ben definite e la prima boa vede i primi tre nell’ordine che sarà poi quello d’arrivo: conduce Jena con distacco, seguita da Adriatic Europa e da Pendragon che, rimasto nel gruppo sopravvento in partenza, grazie a una serie di buone manovre e scelte tattiche raggiunge e mantiene la terza posizione fino al traguardo.
“E’ una regata molto tecnica, lo abbiamo visto anche durante la prima partenza. La seconda volta abbiamo preso le misure giuste e siamo usciti subito fuori dal gruppo. Una regata spettacolare qui a Venezia” – afferma Mitja Kosmina, timoniere di Nuovo Maxi Jena, durante la cerimonia di premiazione e la consegna del cappello del doge realizzato in copia unica dalla vetreria Seguso Vetri d’Arte.
“Quest’anno ho voluto dedicare questa edizione alla mia città – dichiara Mirko Sguario, Presidente di Yacht Club Venezia – affiancando al suo nome tradizionale, Venice Hospitality Challenge, anche quello di Gran Premio della Città di Venezia. Il Principato di Monaco ospita il circuito di Formula 1 più suggestivo all’interno del percorso cittadino, noi il più bel circuito della Formula 1 della Vela. Se ora la nostra città può fregiarsi di una manifestazione tanto importante lo deve a queste prestigiose strutture ricettive, la nostra migliore espressione del lusso e dell’accoglienza, il nostro miglior biglietto da visita per i milioni di turisti e non solo che ogni anno vengono ad ammirare le bellezze senza tempo che solo questa città sa offrire”, ha proseguito Sguario, ringraziando tutti gli Hotel coinvolti con la new entry di quest’anno, il Falisia di Porto Piccolo, le Autorità Marittime per il loro prezioso supporto, in particolare il Comandante Massimo Fabbri del Collegio Navale Morosini, Assicurazioni Generali, Marina Yachting, Moët & Chandon, Gianluca Seguso della Seguso Vetri D’Arte, Davide Calderan Presidente della Panfido, Fabio Sacco di Alilaguna, Venice Yacht Pier, e il Circolo Velico il Portodimare.
Hanno partecipato all’edizione di quest’anno grandi nomi della vela: Furio Benussi, su Weddel per l’Hotel Ca’Sagredo, Mauro Pelaschier, su Ancilla Domini per JW Marriott, Lorenzo Bodini, su Pendragon VI per l’Hilton Molino Stucky, Dusan Puh, sull’Adriatic Europa per l’Hotel Danieli, Paolo Montefusco, su Idrusa per The Westin Europa Regina, Zeljko Perovic Huck, su Shining Umag Umago per SINA Centurion Palace, Alberto Leghissa, su Any Wave per il Belmond Hotel Cipriani, Alberto Bolzan, su Falisia Porto Piccolo per il Falisia Resort, e Claudio Carraro per il Moro di Venezia in rappresentanza della città.
L’organizzazione ha dato appuntamento al prossimo anno, per la quarta edizione del gran premio velico della città di Venezia.
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