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Lo aspettavamo all’ultimo Festival de la Plaisance di Cannes, invece non è apparso. Stiamo parlando del Tava’E 535, un quindici metri del cantiere francese Metal Yacht Composite che farà indubbiamente discutere, ma che rimane avvolto nel mistero.
Perché? Perché il Tava’E 535, una barca da crociera veloce con scafo costruito in alluminio e sovrastrutture in carbonio, nasconde sotto il pelo dell’acqua non una, ma ben due canting keel con sistema idraulico. Una scelta che si spiega con la volontà dei costruttori di ridurre la superficie bagnata e aumentare allo stesso tempo il momento raddrizzante senza dover montare dei ballast. La gestione delle canting keel è automatizzata tramite una centralina idraulica. Quando si ancora in rada, le due “chiglie” possono essere sollevate portando il pescaggio a solo 1,10 metri.
Tra le altre innovazioni, da segnalare i due pod elettrici retraibili, che rientrano nello scafo quando si naviga sotto vela. La loro alimentazione sarà assicurata da un sistema di pannelli solari e da un gruppo elettrogeno. Non è solo un discorso ecologico, ma anche prestazionale, perché i diversi pesi (gruppo elettrogeno, batterie…) saranno a piede d’albero.
Ora si tratta di aspettare. Abbiamo cercato di avere una nuova data di lancio di questo quindici metri, ma per il momento non c’è…
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