
Sulla bocca di tutti al Salone di Genova è una barca che non è presente alla rassegna. Come mai? Tra gli addetti ai lavori gira una notizia bomba, un tormentone da banchina: “Ma è vero che Wally è in vendita? Lo sai che la compra ’tizio’? Ma no, l’ha gia’ comprata caio!”.
Cerchiamo di capire cosa c’è di vero in questa voce di banchina, ovvero l’ingresso di un nuovo socio nella compagine azionaria di Wally, il marchio iconico della vela e della nautica, fondato 21 anni fa da Luca Bassani, che ne e’ tuttora l’azionista di maggioranza.

Innanzitutto, per chi non lo sapesse, Wally ha cambiato il modo di andare in barca a vela: quell’“easy sailing” che ora va tanto di moda anche tra le barche di serie da crociera, prende spunto dalle barche varate dal suo cantiere già negli anni ’90. Bassani è stato il primo a capire l’importanza (e il potere) e a porsi il problema della facilità di conduzione della barca, anche di dimensioni importanti, arrivando a soluzioni tecnologiche innovative. Il risultato di questo lavoro è che oggi Wally è il marchio più famoso della vela mondiale nella fascia alta del mercato, sogno di qualsiasi armatore possedere questa barca “quasi” irraggiungibile”.
Per capire l’emozione che si prova a salire su di un Wally, cliccate qui
E’ vero, Wally in passato ha avuto momenti tormentati. Un socio sbagliato con cui Bassani ci risulta sia in causa per un’accesa battaglia legale sulla proprietà del marchio, anni difficili, come tutto il mondo della nautica, nel periodo più buio della crisi.
Ma in questo momento, mai come ora, Wally, è sugli altari. Basta vedere il bellissimo spettacolo che hanno offerto a Porto Cervo a inizio settembre ben 13 maxi Wally lunghi da 80 a più di 100 piedi che hanno regatato in una classe creata apposta per loro, timonati dai grandi nomi dell’imprenditoria mondiale.
Un Wally e’ stato addirittura protagonista di un film

In cantiere, solo per quel che riguarda la vela (Wally fa anche barche a motore. Ha appena varato una navetta e un’altra e’ in costruzione) c’è un nuovo Wally 100 in costruzione presso il cantiere Persico e sta per partire un superyacht da 143 piedi per un notissimo imprenditore milanese. Le prospettive economiche dell’azienda Wally quindi sono cambiate. In meglio.
A questo punto, malgrado le voci di banchina, la palla è ovviamente nelle mani di Luca Bassani: accogliere un nuovo socio finanziario che apporti capitali freschi, rimanere da solo o scegliere un partner industriale esperto nel mondo della nautica? Una cosa è certa, c’è la coda alla porta di Bassani e della sua Wally.
1 commento su “Sulla bocca di tutti al Salone di Genova: l’icona Wally è in vendita? Sì, no, forse”
non capisco