A trent’anni dal primo raduno del 1986, siamo stati a Imperia per festeggiare questa trentesima edizione delle Vele d’Epoca, una manifestazione che ha reso la città ligure celebre in tutti mari per la passione che negli anni ha dimostrato nell’accogliere una tra le più importanti flotte di barche d’epoca del mondo, sicuramente il più importante raduno italiano di questo genere . Questo trentesimo compleanno ha ovviamente significato anche la penultima tappa del Panerai Classic Yacht Challenge che ha visto raggruppate sulla linea di partenza settanta imbarcazioni.
Le protagoniste come da tradizione, sono imbarcazioni di lunghezza compresa tra 7 e 50 metri, costruite tra la fine dell’Ottocento e gli anni Duemila. Gli scafi, suddivisi nei raggruppamenti Big Boats, Epoca, Classici e Spirit of Tradition, hanno trovato ormeggio per quattro giorni di spettacolo a terra e in mare presso la banchina Calata Anselmi di Porto Maurizio. Tra giovedi e domenica erano previste quattro regate, tutte regolarmente svolte tranne la prova di domenica che è stata annullata per mancanza di vento.
Peccato, perché proprio domenica eravamo a bordo di un vero pezzo storico della vela mondiale con il quale siamo riusciti a partecipare solo alla spettacolare parata all’interno del porto di Imperia Oneglia: il 12 Metri Stazza Internazionale Kookaburra III (numero velico KA-15) insieme a un equipaggio di “azzurrini” ex Coppa America tra cui Cicci Spaziani, Chicco Isenburg e Andrea De Marinis. La barca, costruita in alluminio, nel 1987 ha vinto per 5-0 la sfida contro Australia IV (KA 16), aspirante Defender in occasione della 26esima edizione della Coppa America, poi vinta da Stars&Stripes di Dennis Conner che, battendo Kookaburra III per 4-0 ha riportato negli USA il prestigioso trofeo dopo averlo perso nel 1983. Nel 1988 Kookaburra III, con al timone Peter Gilmour, ha vinto il Campionato del Mondo di Classe a Lulea, in Svezia. Nel 2015 è stata rilevata presso il cantiere Trehard di Antibes dell’armatore marchigiano Maurizio Vecchiola (già armatore di Italia II e Il Moro di Venezia II), grande appassionato di Coppa America con il culto di queste grandiose barche. La barca, invelata con nuove vele 3DI della North Sails, è stata sottoposta a una nuova verniciatura e alla revisione totale della attrezzatura di coperta, che ha visto l’armo di un boma in carbonio e sartiame in dyneema e la sostituzione di alcune crocette.
Oltre al mitico Kookaburra III abbiamo abbiamo avuto modo di osservare da vicino tra le barche più grandi e spettacolari presenti a Imperia come i due cutter aurici Moonbeam of Fife del 1903 e Moonbeam IV del 1914, Sincerity del 1928 è una delle più antiche imbarcazioni costruite dal cantiere Baglietto di Varazze, mentre Chinook e Rowdy hanno rinnovato la celebrazione dei loro 100 anni dal varo, avvenuto negli USA nel 1916. E proprio dagli USA, a testimonianza di come le manifestazioni di vele d’epoca del Mediterraneo richiamino numerose barche da oltreoceano, giungono scafi come Manitou del 1937, sul quale navigava il presidente J. F. Kennedy, il P-Class Olympian del 1913, già vincitrice di categoria a Imperia nel 2014, il Q-Class Jour de Fête del 1930, lo sloop bermudiamo Andale del 1951 e Spartan del 1913.
Ovviamente non è a mancata Eilean, il ketch bermudiano del 1936 restaurato da Officine Panerai, oggi impiegato come ambasciatore del marchio di alta orologeria sportiva in occasione dei raduni. Il 2016 è un anno speciale, considerato che sono trascorsi 80 anni da quando lo scafo è stato costruito presso i famosi cantieri scozzesi Fife. A Imperia si sono ritrovate anche alcune imbarcazioni protagoniste nel 1986 della prima edizione del raduno, come la goletta aurica Mariette del 1915, che lo scorso anno ha preso parte alla Transatlantic Race dagli USA all’Inghilterra, il ketch Alzavola del 1924, lo yawl Caroly del 1948 della Marina Militare e il cutter aurico Vistona del 1937.

Nomi quasi simili – ma storie completamente diverse – per Kelpie del 1903 e Kelpie of Falmouth del 1928. La prima è un raro modello di Solent 38 One Design – ne esistono meno di 10 esemplari al mondo – mentre la seconda è una goletta aurica di 24 metri costruita nel Maine, che dopo avere prestato servizio nella Guardia Costiera americana ha compiuto crociere charter in California e ospitato divi come Paul Newman e Elizabeth Taylor.
Prima di darci appuntamento per l’ultima tappa del circuito che si svolgerà durante Les Regates Royales di Cannes dal 20 al 24 settembre, vediamo come sono andate le regate in acqua.
Classici 2: vince il Marconi Yawl S&S Giraldilla
Modern Classic: vince il Moro di Venezia I
Epoca Aurici: vince il NY 4o Chinook
Epoca Marconi 1: vince il Q-Class Leonore
Epoca Marconi 2: vince il NY 40 Rowdy
Epoca Marconi 3: vince il ketch marconi Eilean
Spirit of Tradition: vince il 12 metri Stazza Internazionale Kookaburra III
Big Boat: vince il cutter aurico Moonbeam IV