Vogliono cacciare il guardiano velista di Budelli. Una bella storia che rischia di finire male

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maddalenaE’ l’unico abitante e ha contribuito a salvare dai vandali l’isola di Budelli, la perla della Maddalena con la sua spiaggia rosa ma adesso, dopo 28 anni di vita di eremita, vogliono cacciare Mauro Morandi. Perché?

Mauro Morandi, 77 anni, e’ arrivato nell’isola di Budelli nel 1989 con un catamarano di 16 metri  quella della mitica spiaggia rosa nell’arcipelago della Maddalena. Doveva fare una breve sosta, poche ore, per impratichirsi e poi, sulle orme di Moitessier, raggiungere la Polinesia. Dopo 28 anni e’ ancora li, unico abitante dell’isola, a vegliare e proteggere questo paradiso come guardiano di Budelli, ma lo vogliono mandare via. Non è una storia di soldi, Mauro non costa nulla, vive della sua baby pensione di insegnante di educazione fisica, ma dopo i vari cambiamenti di proprietà dell’isola, ora il “capo” del Parco Marino della Maddalena Giuseppe Bonanno non lo vuole più. E non si capisce perche’. Gia’ 15.000 firme sono state apposte sulla petizione on line per far si che il velista guardiano resti sull’isola. E la preservi come ha fatto per decine di anni.

Mauro Morandi, non chiede niente: “Il Parco dice che non posso più restare perché non ci sono le condizioni di sicurezza e perché loro ovviamente non possono assumermi come custode. È questo il premio per il mio impegno a difendere la spiaggia? Fino a oggi chi si è preoccupato della mia incolumità? Non mi facciano morire in anticipo, mi lascino in pace. Da solo, tanto non chiedo niente a nessuno». 

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La sua è una storia di navigatore mancato. «Negli anni Settanta insegnavo educazione fisica a Modena. Ho tenuto duro per qualche anno, poi c’è stata l’opportunità della pensione-lampo e l’ho colta. Ero un contestatore, un personaggio scomodo». Dopo, ha aperto un negozio di abbigliamento vintage con la sua compagna. «È andato bene per diversi anni». E il mare? «Più che altro la foce del Po, che ho navigato in lungo e in largo per almeno sei anni con una batana. Finché un’amica mi consiglia di leggere “Il gabbiano Jonathan Livingston” di Richard Bach e prendo il volo“.  

La scoperta della vela e il sogno
Scopro il mare con una barca a vela di cinque metri, prima avventura la risalita dell’Adriatico lungocosta sino a Trieste e poi ne acquisto un’altra di otto metri. Andare a vela mi piace». La svolta c’è nel 1989, quando Mauro decide di cavalcare il sogno. Acquista con amici un grande catamarano, lungo 16 metri e largo 9, da rimettere a posto. «Ero stanco della società, volevo una vita diversa» racconta a Fabio Pozzo de La Stampa. Voleva raggiungere la Polinesia ma si ferma a Budelli perché’: “«Il custode di allora stava andandosene. Gli mancavano due giorni. Ho visto quel mare cristallino, la Spiaggia rosa, corallina come mi immaginavo quelle del Pacifico e ho fatto domanda per sostituirlo».

Da lì non si è più mosso ed è diventato il custode dei tesori aggrediti dai turisti cafoni. Sbarcare è vietato a Budelli dal 1999, ma se qualcuno si azzarda sono guai per lui. Anche se Mauro è ormai vicino agli 80 sfoggia ancora una forma fisica invidiabile e non soffre della sindrome di abbandono alla Robinson Crusoe. E non è un uomo isolato dal mondo, ha il cellulare, il wi-fi e un iPad e da qualche mese ha anche una “fidanzata”, Caterina, un’insegnante di disegno napoletana, conosciuta su Facebook. 

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Come si sopravvive isolato, ma bene
Cosa mangia e come si cura Mauro? «Mi curo con questa pianta di aloe: la mangio e mi allunga la vita. I minestroni di ortiche, di asparagi e cicoria sono il mio piatto preferito. D’inverno ho anche i funghi, ma se non piove me li posso scordare. In primavera preparo anche le frittate con le uova di gabbiano. Fino a qualche anno fa potevo andare a pescare, ma ora non ho più il gommone e le spigole sono diventate un privilegio raro. Mangio pochissima carne». Solo per gli ospiti, oggi a cena, si fa uno strappo alla regola: salsiccia alla brace, pecorino e cannonau.

Gli abitanti dell’isola in verità sono otto: lui, cinque gatte e due galline. Più qualche pipistrello e moltissimi topi. E i gabbiani, che dall’alba al tramonto sorvegliano continuamente la spiaggia rosa. Vive in una casetta costruita durante la seconda guerra mondiale, una specie di fortificazione. Legge libri ogni giorno e fa esercizi di Tai Chi la mattina. 

E allora perché vogliono mandare via quest’uomo: “il Parco dice che non posso più restare perché non ci sono le condizioni di sicurezza e perché loro ovviamente non possono assumermi come custode. È questo il premio per il mio impegno a difendere la spiaggia? Fino a oggi chi si è preoccupato della mia incolumità? Non mi facciano morire in anticipo, mi lascino in pace. Da solo, tanto non chiedo niente a nessuno». 

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21 commenti su “Vogliono cacciare il guardiano velista di Budelli. Una bella storia che rischia di finire male”

    1. in Italia si tende sempre a distruggere gli esempi di civiltà e buon vivere , non ho parole se non un grazie per quanto ha fotto fino ad ora Mauro nella speranza che il buon senso prevalga e possa continuare in questa sua missione.

  1. Mauro deve essere nominato cittadino onorario di Budelli e l’Ente Parco deve “consegnargli le chiavi dell’isola”…altro che sfrattarlo! Per favore, non molliamo il sostegno a quest’uomo che merita rispetto e riconoscenza.
    Palmiro Roberto D’Amico

  2. Solita storia – un ente pubblico prevede regolamenti, cariche (sinecure, in certi casi?) e stipendi. Ma nessuno dei “nominati” vuole addossarsi la minima responsabilità che teoricamente dovrebbe andare a braccietto con una carica ed uno stipendio, se può evitarlo – e quindi la missione primaria è di evitare accuratamente qualsiasi possibile fonte di problemi. Quanto pensate che possa importare ai responsabili del parco questa persona, se potrebbero essere considerati responsabili in qualche modo di qualsiasi problema potrebbe sorgere? La soluzione burocratese al problema è rimuoverlo, non risolverlo. Unica – magra – consolazione che questo non sembra accadere solo in Italia.

  3. Legge Bacchelli x una pensione migliore. Poi dare in affitto l’abitazione Così i burocrati si scaricano di ogni responsabilitá. E’ solo un inquilino. È il parco guadagna dei soldini. Rinaldo Santi

  4. Purtroppo le solite brutte storie all’italiana…invece che trovare una soluzione seria si cerca quella più facile…d’accordissimo con Palmiro…grazie Mauro per aver salvato e custodito un paradiso alle porte di casa nostra…firmiamo tutti !!!

  5. …Lasciate in pace Mauro, questo signore nel vero senso della parola che non da noia a nessuno, di farlo vivere come a vissuto fino adesso su l’isola, come meglio crede lui. Ce ne fosse delle persone come Mauro. Non farti convincere ad andare via dai Budelli. Io sono con te. …Tuo sostenitore Modiano Yacht club Montecatini Terme “Straulino”

  6. Piergiorgio Brun la risposta è: sarebbe molto meglio cambiare il direttore.
    L’idea di Rinaldo Santi è ottima. Considerando le lungaggini per ottenere la legge Bacchelli, credo sia meglio imporre un affitto di cinquanta Euro annui.
    Mauro, sono un tuo coetaneo e ti abbraccio forte.
    Marco Pellanda

  7. Per me purtroppo c’è sempre un interesse nascosto che Mauro con la sua presenza ostacola. Non perdiamo di vista la storia
    Mario Nicolosi

  8. Credo che l’interesse mediatico abbia peggiorato le cose. Mentre prima potevano fare finta di non sapere niente, ora sono costretti a fare rispettare la legge o il regolamento. Dove ci sono regole, vano applicate, vale in tutto il mondo. Solo perché ci è simpatico, esprime il nostro desiderio di libertà e spensierata avventura, non vuol dire che sia giusto lasciarlo continuare. Gli è andata ben fino ad ora, beato lui. Ma non lasciamoci prendere troppo dalle emozioni, se si crea un precedente, chiunque potrebbe (o già lo fa) accaparrarsi suolo pubblico e pretendere di poterci restare facendo riferimento al caso – lo vogliamo davvero? Dove si traccia poi il confine? La casetta in legno costruita con la legna trovata in spiaggia? La roulotte portata con la macchina? L’età avanzata o minore? L’amico del sindaco?
    Riflettete.

  9. Fabrizio Spoleti

    Lasciate Mauro Morandi a salvaguardare questo angolo di paradiso. Ho avuto la fortuna di conoscerlo un giorno in autunno e ho visto con quanta passione lui lo fa benissimo da tanti anni.

  10. se ci fossero tanti Mauro Morandi in Italia le cose sarebbero diverse , purtroppo è una rarità che i soliti indefinibili vogliono cancellare.

  11. Buongiorno, necessario un chiarimento sulle vostre fonti!!
    La notizia mi ha colpito per i suoi contenuti, in buona fede ho postato il link sulla mia pagina linkedin, poi mi segnalano un articolo sulla LA Nuova Sardegna che riporta la notizia ma con un risvolto differente.
    Personalmente poco mi interessa quale siano i risvolti (in ambedue i casi, anche se per motivi opposti, la faccenda resta penosa), ma penso sia utile un
    vostro intervento.
    Grazie.

  12. Ho conosciuto Mauro a Budelli, ci ha raccontato la sua storia che ora voi ci avete fatto leggere. È’ unico e protegge l’ambiente come nessuna guardia del parco farebbe, lasciatelo lì per favore.una volta tanto facciamo la cosa giusta

  13. un uomo solo non va più lasciato lì se non con un regolare permesso, anche sotto forma di affitto come propongono alcuni, certo ha tutta la mia invidia

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