MONOTIPI CHE PASSIONE ovvero le tutte uguali… o quasi / 1
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Da 6 a 19 metri, da poche migliaia di euro a cifre importanti, per i monotipi più diffusi in Italia. Un panorama vasto per barche tutte uguali con qui divertirsi a veleggiare e regatare ad armi pari. Per trovare la barca usata date un’occhiata sul nostro sito alla voce “annunci barche” e topboatmarket.com.

Mai avrebbe pensato nel 1968 il progettista olandese Van De Stadt che quella piccola barca, perfetta per navigare sui laghi, sarebbe diventato il monotipo più diffuso e famoso in Italia. Oggi il Meteor, sei metri di barca, è diventato un modo di andare a vela con poca spesa, facilità di trasporto, regate agguerrite con decine di barche, raduni conviviali dell’associazione (www.assometeor.it), scuole di vela. Insomma un sistema velico integrato formidabile. Il Meteor viene tuttora prodotto da Nauticalodi e c’è un grande mercato dell’usato a prezzi abbordabili che non superano i 10.000 euro circa. Lungh. 6,00 m; largh. 2.13 m; primo varo 1968. www.assometeor.it – www.nauticalodi.it

Nel 2012 la statunitense J Boats lancia il J 70 ed è subito un successo mondiale, che rinnova i fasti del J 24. I motivi del successo sono semplici: una barca di 7 metri scarsi modernissima, veloce e semplice, anche alla portata di chi non è un velista provetto. In Italia oggi è uno dei monotipi più attivi, la J 70 Italian Class organizza il circuito Alcatel J 70 Cup con tappe nei luoghi più belli e ventosi. Facile da carrellare, dai costi abbordabili che ti fa sentire il brivido della velocità, con una rigida monotipia che rende le barche tutte uguali. Lungh. 6,93 m; largh. 2,25 m; primo varo 2009. www.j70.it – www.jboats.it

Harry Melges, progettista e costruttore, nel 1993 lancia il suo Melges 24, il primo monotipo della nuova generazione anticipando quello che sarebbero state le barche ad alte prestazioni degli anni successivi. In Italia prende subito piede e ancor oggi la flotta è una delle più consistenti con un circuito di regate in tutt’Italia con classifiche per timonieri professionisti e dilettanti. La Melges Europe, che ha sede a La Spezia, organizza anche per gli armatori trasferimenti della barca sui campi di regata e e la gestione della stessa. Buona disponibilità di imbarcazioni usate a prezzi che variano da 15 a 30.000 euro a seconda dello stato. Lungh. 7,23 m; largh. 2,50 m; primo varo 1993. www.melgeseurope.com

Dal 1977 ne sono stati prodotti circa 7.000 esemplari che rendono il J 24 il più diffuso monotipo della storia. L’idea venne allo statunitense Rodney Johnstone per far regatare ad armi pari scafi piccoli, economici, ma pur sempre barche a bulbo vere, con 4/5 persone di equipaggio. In Italia e in Europa navigano centinaia di J 24 e ci sono ancora molte agguerrite regate e una classe molto attiva. È una barca veloce con vento leggero, che diventa difficile da condurre con vento forte. Sottocoperta quattro cuccette per brevi crociere, oltre a divertenti veleggiate in giornata. Facilmente carrellabile. Ancora in produzione. Usato da meno di 10.000 euro. Lungh. 7,32 m; largh. 2,72 m; primo varo 1977. www.j24.it – www.jboats.it

Il cantiere francese Jeanneau nel 1982 presenta il suo monotipo cabinato, disegnato dai francesi Joubert/Nivelt, specializzati in scafi ad alte prestazioni. Linee aggressive, facilità di planata e una deriva mobile, sollevabile con un comodo meccanismo che facilita il trasporto e migliora le performance alle andature larghe. Ancor oggi viene prodotto dal famoso cantiere Lillia in Italia sul lago di Como, dove ha larga diffusione, soprattutto sui laghi con una classe molto attiva. Per contenere i costi le vele devono essere rigidamente in dacron, si trovano usati da 5/6.000 euro. Lungh. 7,50 m; largh. 2,45 m; primo varo 1982. www.classefun.it – www.lillia.it

Nel 1994 il cantiere D’Este vara il primo esemplare dell’Este 24 disegnato dalla grande firma German Frers. Ottimo successo con 150 esemplari costruiti sino ad oggi. Facile da portare con la deriva a baionetta retrattile e anche l’albero, appoggiato in coperta, è smontabile senza necessità di gru, il che facilita la carrellabilità su strada. C’è una classe molto attiva e la flotta si concentra soprattutto nel Lazio, oltre ad un evento durante la Barcolana a Trieste. Crociere garantite per gli sportivi grazie a quattro posti letto in due ambienti separati, wc chimico, lavandino, fornello. L’usato si trova a partire da 8/9.000 euro. Lungh. 7,50 m; larg. 2,50; primo varo 1994. www.este24.it – cantierinavalideste.it

Il Surprise è in produzione dal 1976 e ad oggi ci sono 1550 barche prodotte. Ottima diffusione sui laghi italiani del nord e in Svizzera, con un’attiva associazione di classe. Il Surprise, progettato da Joubert&Nivelt, ha sempre saputo modernizzarsi, nel 1992 è stata modificata la coperta per rendere il pozzetto più razionale e confortevole per l’impiego crocieristico. Sottocoperta, quattro cuccette. Due versioni: a chiglia fissa e con deriva mobile. è carrellabile con facilità. Usato da 10.000 euro. Lungh. 7,65 m; largh. 2,48 m; primo varo 1977. www.aiprosurprise.it

Nasce dalla penna di Bruce Farr, mago dei monotipi. Linee d’acqua e appendici, piano velico, materiali e tecniche di costruzione uniscono semplicità ad alta tecnologia. Il pozzetto è ampio e garantisce libertà di manovra. È stato utilizzato in manifestazioni internazionali di match racing grazie alla rigida monotipia. In Italia c’è una buona diffusione con un circuito nazionale di regate. Pozzetto gigante, poco spazio sottocoperta, bulbo fisso. Prodotto da Beneteau, usato a partire da 10.000 euro. Lungh. 7,50 m; largh. 2,54 m; primo varo 1997. www.platu25.it
CONTINUA….
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