Il dio delle onde contro l’uomo che “sentiva” il vento. Pronti a votare?

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30 leggendeSaranno “il dio delle onde” e “l’uomo che sentiva il vento” i protagonisti della grande finale. Eric Tabarly contro Agostino Straulino, sono loro i finalisti de “Le 30 leggende della Vela”. Li avete votati nel nostro sondaggio e nelle semifinali hanno battuto, seppur di poco, Bernard Moitessier (Tabarly) e Francis Joyon (Straulino). E adesso arriviamo al momento epico: il vincitore, tra loro due, sarà il velista più grande della storia, almeno secondo voi.

Si voterà a partire da domani alle 13, fino al 12 settembre, in calce il regolamento completo e i premi. Scaldate i mouse!

LE STORIE DEI FINALISTI

Ape_straulino1. AGOSTINO STRAULINO
L’uomo che “sentiva il vento”
Un oro e un argento olimpico Star, quattro titoli mondiali, dieci europei. Il palmares di Agostino Straulino (nato a Lussinpiccolo nel 1914) fa paura.

Schermata 2016-07-29 a 14.50.09L’incredibile sfilza di titoli europei conquistati consecutivamente (otto, dal 1949 al 1956, in coppia con Nico Rode) i mondiali e l’oro olimpico assumono un valore ancora maggiore se si pensa che Agostino aveva grossi problemi alla vista a seguito di un incidente durante un’operazione di sminamento in porto. Ma a lui bastava “sentire” il vento.

Nel 1961 è comandante del Corsaro II e partecipa alla Transpacifica, chiudendo quarto. Celebre la sua uscita a vela dal porto di Taranto quando, nel 1965, era comandante dell’Amerigo Vespucci. Nel 1973 vince la Giraglia e la One Ton Cup in Costa Smeralda al timone di Ydra. Muore nel 2004.

Perché: Straulino è universalmente considerato il più grande velista italiano, un uomo dal talento incredibile.

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2. ERIC TABARLY

Colui che guardava avanti (e lasciava tutti indietro)
Tabarly, nato a Nantes, in Bretagna, nel ’31 e scomparso fra le onde dell’oceano al largo delle coste del Galles nel 1998 mentre era bordo del Pen Duick, la sua barca di famiglia, è considerato dai francesi il più grande velista di sempre. Elencare le sue imprese non è facile, nel 1964 a bordo del Pen Duick II vince la Ostar.

03_TARBARLYTre anni più tardi vince, a bordo del Pen Duick III (innovativa goletta in alluminio) tutte le regate a cui partecipa, incluse Fastnet e Sydney-Hobart. Nel ’68 si lancia sui trimarani, ma l’avventura a bordo del Pen Duick IV si infrange contro un cargo fuori rotta. Con il Pen Duick V vince la transpacifica in solitario da San Francisco a Tokyo. Nel ’76 il Pen Duick VI conquista la Transat per la seconda volta. Nel ’97 a bordo di un Open 60, Aquitaine Innovation, vince la Transat Jaques Vabre.

Perché: Tabarly è stato il “Miles Davis” della vela. Sempre avanti agli altri, sia dal punto di vista agonistico che tecnologico. Un mito.

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COME FUNZIONANO LE VOTAZIONI E COSA SI VINCE
Vediamo nel dettaglio come si articola la sfida:
• FASE ELIMINATORIA (VOTO MULTIPLO – CONCLUSA) – DA 30 a 4 CANDIDATI
– 30 CANDIDATI da votare online sul nostro sito dall’1 al 31 agosto. Potrete assegnare la vostra preferenza a diversi candidati.
– Passano il turno i 4 candidati più votati
• SEMIFINALI (VOTO SINGOLO) – DA 4 A 2 CANDIDATI
– 4 CANDIDATI da votare online dall’1 al 5 settembre. Si tratterà di due semifinali in stile tennistico, dove verranno messi uno contro l’altro due candidati (il primo e il quarto, il secondo e il terzo più votati nella fase eliminatoria). Potrete assegnare la vostra preferenza soltanto a uno dei candidati in ognuna delle due semifinali
– Passano il turno 2 candidati vincitori delle semifinali
• FINALE (VOTO SINGOLO)
– I 2 CANDIDATI FINALISTI da votare online dal 6 al 12 settembre. Potrete assegnare la vostra preferenza soltanto a un candidato. Il più votato sarà il più grande velista della storia secondo voi!
• VINCI L’ABBONAMENTO AL GDV PIU’ LUNGO DELLA STORIA!
Tra tutti coloro che, tra l’1 agosto e il 12 settembre, invieranno una mail all’indirizzospeciali@panamaeditore.it con la motivazione che li ha spinti a votare per un candidato, verrà estratto un abbonamento trentennale al Giornale della Vela!

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1 commento su “Il dio delle onde contro l’uomo che “sentiva” il vento. Pronti a votare?”

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