Palermo-Montecarlo, Rambler prima in reale, Be Wild candidata al titolo
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Non sempre essere i più veloci della flotta rappresenta un vantaggio. Soprattutto se tu, bolide di 88 piedi, sei così avanti al resto delle barche tanto da prendere parte – letteralmente – a un’altra regata. Questo è successo a Rambler, la superbarca di George David, 27 metri di lunghezza e un equipaggio di 20 campioni di Coppa America e Giro del Mondo, alla Palermo Montecarlo 2016 (la più affollata di sempre con 57 imbarcazioni al via).
VELOCE, MA IN UN’ALTRA REGATA!
L’imbarcazione progettata da Juan Kouyoumdjian ha vinto in tempo reale impiegando 58 ore per compiere le 500 miglia del percorso: “Forse un po’ troppe per fare 500 miglia”, ha detto David, “ma siamo stati condizionati da un paio di stop (il primo pomeriggio dopo il passaggio di Ustica e la seconda notte risalendo la Corsica). Il vento ha girato, prima da nord e poi da sud. In complesso una regata veramente bella”.
I PIU’ PICCOLI AVVANTAGGIATI
Mentre Rambler ha sofferto per la carenza di vento, il resto della flotta è invece incorsa in una forte perturbazione che ha colpito duramente la Sardegna la seconda notte di navigazione. Questo ha provocato il ritiro di una decina di barche, inclusa Extra 1 dell’armatore siciliano Massimo Barranco con Matteo Ivaldi a bordo, data tra le favorite della vigilia e vincitrice dell’edizione 2015. Ma ha ovviamente favorito le barche più piccoli per quanto riguarda la vittoria in tempo compensato.
SUPER BE WILD
“Chi ha sempre considerato la Palermo-Montecarlo come una regata con poco vento, questa volta dovrà ricredersi”, ha detto l’armatore di Be Wild Renzo Grottesi. “Noi abbiamo preso molto vento, tutto di bolina, per 15 ore. La barca è andata molto forte e l’equipaggio ha lavorato bene. È stata una bellissima regata”. Be Wild, nuo Swan 42, è uno dei candidati alla vittoria in tempo compensato e si è anche aggiudicato il Campionato italiano off shore, che qui metteva in palio il doppio dei punti rispetto alle altre regate del circuito, a testimonianza della sua complessità. Fondamentale a bordo è stato l’apporto del navigatore oceanico Andrea Caracci, unico “straniero” (in quanto genovese) in un equipaggio composto prevalentemente da un gruppo di affiatati velisti anconetani.
I primi 5 in tempo reale:
1 USA 25555 Rambler (23.08) 22 14’’ 11
2 HUN 7002 Wild Joe (24.08) 03 21’’ 09
3 GER 7007 Black Pearl (24.08) 09 52’’ 07
4 GBR 4945R Maverick Infinity 46 (24.08) 10 28’’ 05
5 ITA 16426 Buena Vista (24) 10.08 40’’ 51
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