Beccaria Beccaria, tutti i francesi spazza via! Super Ambrogio in oceano!
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Lo avevamo detto, noi, che questo ragazzo sarebbe stato da seguire attentamente: Ambrogio Beccaria Balduzzi, alla sua prima uscita oceanica contro i mostri sacri francesi, a bordo di una barca che lui stesso è andato a recuperarsi in Portogallo quando era semidistrutta e che ha riparato con le sue mani, ha vinto la seconda tappa della Les Sables – Horta – Les Sables (dalle Azzorre alla Vandea). Lo skipper milanese 25enne ha impiegato 8 giorni, 11h 22’ e 50”. Alle 3.30 di ieri notte il suo Mini 6.50 Alla Grande Ambeco ha tagliato per primo il traguardo seguito alle 4.07 da Tanguy Bouroullec (Kerhis Cerfrance) e da Germain Kerleveo (Technique Voile) alle 4.50. Quarto Jonas Gerckens (Volvo) alle 5.47. I due soli prototipi in gara hanno confermato la loro superiorità tecnica sui 19 mini di serie con Ian Lipinsky (Griffon Fr) giunto prima della mezzanotte alle 23.45 seguito da Alberto Bona (Promostudi La Spezia) all’1.16.
PER LA GENERALE ATTENDIAMO FIDUCIOSI
Per la classifica finale bisognerà attendere l’arrivo delle altre imbarcazioni e le decisioni della giuria in quanto su Ambrogio pesa una penalizzazione di 2h e 5’ per essere passato di solo mezzo miglio all’interno della zona DST di Capo Finisterre (interdetta alla navigazione per i regatanti) durante la prima tappa Les Sables – Horta, chiusa in terza posizione.
LA CRONACA DELLA TAPPA
La seconda tappa Horta – Les Sables d’Olonne è stata caratterizzata per buona parte da venti deboli che hanno costretto i concorrenti a scegliere il miglior compromesso fra la rotta diretta verso il traguardo e la continua ricerca di arie più sostenute. Ambrogio Beccaria ha dimostrato che il vecchio Pogo2 fa ancora buon brodo quando viene condotto con perizia e sensibilità tanto che è rimasto al comando dei mini 6.50 di serie dal 14 al 17 agosto. Ma non è tutto, dopo aver inaspettatamente superato il prototipo di Alberto Bona, Beccaria ha cercato di insidiare addirittura Ian Lipinsky con quella che fu la sua stessa imbarcazione! Ricordiamo a questo proposito che il Pogo2 di Beccaria è la stessa barca con la quale Ian Lipinsky naufragò in Atlantico poco dopo la partenza della Mini Transat 2013 e che fu recuperata in Portogallo e riallestita da Ambrogio in 5 mesi di duro lavoro a La Spezia. Nella serata di ieri il vento è rinforzato ricompattando il gruppo dei primi e Germain Kerleveo, in posizione più favorevole perché sopravvento rispetto a Beccaria è tornato in testa. Durante la notte Ambrogio è riuscito però a riportarsi al comando e a raggiungere per primo Les Sables d’Olonne.
CHI E’ AMBROGIO BECCARIA
Ambrogio Beccaria nasce a Milano nel 1991. Laureando in Ingegneria Nautica, è una giovane promessa della vela d’altura italiana. Da ragazzo frequenta i corsi di vela del Velamare Club, in Sardegna, imparando a navigare tra gli scogli e gli isolotti dell’Arcipelago della Maddalena e la zona ventosa delle Bocche di Bonifacio. A 18 anni inizia a regatare su una deriva classe Laser 4000, con la quale nel 2014 si aggiudica un Campionato Italiano e il terzo posto al Campionato Europeo sul Lago di Garda. A bordo del 16 metri Shambala, una barca progettata dallo yacht designer Umberto Felci, partecipa a numerose regate in Tirreno e a importanti competizioni come la Giraglia, la Middle Sea Race, la 151 Miglia, la Tre Golfi di Napoli e le regate del Campionato ORC in Liguria. È stato comandante di un catamarano lungo 18 metri. Nel 2013 Ambrogio Beccaria sale per la prima volta su un classe Mini, Exing 99, dove conosce Stefano Paltrinieri, esperto di questo genere di barche lunghe appena 6,50 metri e con alle spalle oltre 20.000 miglia di mare percorse sui Mini. Nel maggio 2014 acquista in Portogallo il Mini Kalonig, un modello Pogo 2 del franco-polacco Ian Lipinski che aveva scuffiato in Atlantico nel 2013 in occasione di una regata di classe. Trasferisce la barca via terra per 2500 Km fino a La Spezia, dove in 5 mesi di duro lavoro completa praticamente da solo la ristrutturazione della barca fortemente danneggiata, riallestisce la coperta e il piano velico. Durante gli interventi di manutenzione chiunque passasse gli chiedeva come stesse procedendo. “Alla grande!”, rispondeva sempre. Da qui la scelta di chiamare la barca Alla Grande Ambeco, dove Ambeco è il nome dell’azienda milanese specializzata nel trasporto di rifiuti speciali che ha deciso di legare il proprio nome alle imprese di Ambrogio Beccaria, sposando il binomio vela-ecologia. Nel marzo 2015 Ambrogio Beccaria partecipa e vince con Alla Grande Ambeco alla regata di 160 miglia Fezzano – Talamone, dal golfo di La Spezia fino in Toscana. Nello stesso anno e nel 2016 lo scafo si dimostra plurivittorioso al punto da fargli vincere per due volte consecutive il Campionato italiano Mini Transat.
2016 1º Arcipelago 650, 1º alla 222 mini solo, 3º GPI Italia
2015 1º Fezzano – Talamone, 1º CAP Cagliari, 2º Arcipelago 650, 4º G.P. d’Italia
2014 1º Campionato Italiano Laser 4000, 3º Campionato Europeo Laser 4000
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