Vi stiamo presentando le 30 leggende della vela. Adesso tocca a voi scegliere il più grande velista di tutti i tempi.
L’impresa di Vito Dumas passò inosservata in un’Europa devastata dalla Seconda Guerra Mondiale. Il navigatore solitario argentino, tra il giugno del 1942 ed il settembre del 1943 compì una circumnavigazione in solitaria dei terribili oceani meridionali. Aveva lasciato Buenos Aires a giugno a bordo del Lehg II, un’imbarcazione armata a ketch di 31 piedi costruita nel 1934: a bordo nessuno strumento, solo il sestante. Non aveva la radio perché aveva paura di essere fermato e arrestato come spia.
In alcuni punti critici, fu costretto ad imbottire la sua cerata di giornali per non morire assiderato. Ha raccontato le sue avventure nello splendido volume “Verso la Croce del Sud. I Quaranta Ruggenti”. Nato nel 1900, è morto a Buenos Aires nel 1965.
Perché: Vito Dumas di fatto compì il primo passaggio in solitaria dei tre grandi capi e il primo passaggio in solitaria con successo di Capo Horn.