GALLERY Le “cartoline” di un crocierista: saluti e baci da Filicudi
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Il nostro Adriano Gatta è a zonzo in barca da Trapani a Stromboli, fra le isole e lungo la costa settentrionale della Sicilia. E ha deciso di inviarci (e inviarvi), mano a mano che prosegue il suo viaggio, delle “cartoline ricordo” su cui sono appuntate, oltre ai classici “saluti e baci”, notizie utili, luoghi da non perdere, rade o Marina più o meno validi, periodi nei quali è meglio andare o non andare, insomma il bello ed il “brutto” di questo tratto di costa. Perché, ci spiega, “come scriveva Seneca: Nullius boni sine socio jucunda possessio est: nessuna cosa è bella da possedere se non si hanno amici con cui condividerla”.
QUI LA PRIMA CARTOLINA DA MARETTIMO
SALUTI E BACI DA… FILICUDI
Ciao, eccoci ancora qua, a veleggiare tra la Eolie. Abbiamo raggiunto, con una breve navigazione (10 mg), Filicudi, l’isola degli otto vulcani, tutti spenti da tempo immemorabile. Abbiamo dato fondo nella rada a sud del porto, dove invece ci sono le boe, che hanno prezzi fuori quota, visto che, quando c’è risacca, comunque si balla.
A terra trovate due ristoranti……senza lode né infamia. Un altro approdo possibile, sul lato opposto della penisola è Pecorini a mare.
L’isola è percorsa da una sola strada che unisce le varie frazioni e, al porto, trovate una simpaticissima signora che vi porterà a spasso per l’isola, con il suo minibus, illustrandovi le abitazioni dei Vips (plurale perché sono parecchi). Non so quanto possa interessare ma….cmq il giro panoramico dura circa due ore e vi permetterà di ammirare tutta l’isola dall’alto.
Invece non perdetevi, al tramonto, l’estrema punta Nord dell’isola con il caratteristico scoglio della Canna, un monolite sputato lì, chissà quando, dal vulcano. Il posto è il più frequentato dai turisti, a qualunque ora, ma al tramonto è veramente magico e con mare calmo potete anche passare la notte in rada.
Prima di partire per Stromboli abbiamo dato un’occhiata, col tender è ovvio, alla grotta del bue marino (una delle tante presenti nel Meditarraneo in quantità inversamente proporzionale al numero di foche monache che dovrebbero abitarla). È carina ed in mancanza d’altro…..
Buon vento, qui sta arrivando e spero che resista…
Saluti e baci……..Adriano
CHI E’ ADRIANO GATTA
Adriano Gatta, bresciano DOC, classe 1956, free-rider, alpinista, ex nazionale di judo, appassionato di fotografia (sono sue le foto che corredano il racconto). Vi abbiamo già proposto, tra gli altri il suo articolo in cui ci spiegava la sua conversione da motoscafista a velista.
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1 commento su “GALLERY Le “cartoline” di un crocierista: saluti e baci da Filicudi”
boe a pagamento? Ma si può ancorare liberamente, senza sottostare a furti..?