Nautico 2016, Demaria: “Bando alle polemiche, vedrete un buon Salone”
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Il Salone di Genova 2016 è stato presentato in un clima che definire ad alta tensione suona quasi eufemistico.
GUERRA APERTA TRA UCINA E NAUTICA ITALIANA
E’ guerra aperta tra Ucina, di fatto organizzatrice del Salone di Genova tramite la Saloni Nautici, e Nautica Italiana, l’associazione nata l’anno scorso dopo lo scisma da Ucina che include alcuni grandi cantieri italiani quali Apreamare, Azimut-Benetti, Baglietto, il Gruppo Ferretti e Mondomarine. Quest’ultima non è stata accettata da Confindustria (che da statuto non prevede due enti rappresentativi del settore nautico) dopo uno studio comparativo delle due realtà e le aziende che la compongono hanno annunciato l’uscita da Confindustria stessa: Nautica Italiana ha palesato l’idea di organizzare una manifestazione alternativa al Nautico, a Carrara, nel 2017. “Difenderemo il Salone Nautico”, ha detto Carla Demaria, presidente di Ucina, “fino a che non ci sarà un’alternativa migliore per i nostri associati e per il comparto. Ad oggi non esiste, non si può competere con 56 anni di storia e know-how. Per adesso, il Nautico resta la nostra priorità, e abbiamo fatto di tutto, anche di concerto con le istituzioni, per migliorarlo. Quest’anno vedrete un buon Salone”.
VELA IN CRESCITA
Il Salone 2016 andrà in scena dal 20 al 25 settembre: buone notizie dal mondo della Vela. Complice una Darsena riorganizzata, la vela cresce del 5% con una misura media delle imbarcazioni che cresce del 19%. Si tratta di un importante segnale che attesta come la cantieristica abbia deciso di allargare la rappresentatività con l’esposizione delle imbarcazioni top di gamma. E’ il caso dell’Advanced A80, imbarcazioei 100% Made in Italy, che ad oggi è la barca a vela più grande del Salone. Trend confermato anche dal rientro di importanti nomi stranieri, quali Chantier Amel e Najad, Rodman e Bali (ottima risposta per il comparto dei catamarani con una rappresentatività sempre più importante al Salone a conferma di un mercato in espansione). Altra novità: quest’anno, in via sperimentale ma con l’obiettivo di diventare un plus costante, saranno realizzate piattaforme galleggianti che andranno a sostituire gli uffici in banchina dei cantieri. In aumento anche gli espositori e la gamma dei brand di accessori, componentistica e abbigliamento tecnico che avranno un’area dedicata all’interno del Sailing Word.
GLI EVENTI PER I VELISTI
Presenti a questa edizione gli M32, catamarani a vela da regata di ultima generazione che possono superare anche i 30 nodi di velocità. Faranno base nella Marina mostrando al grande pubblico tutte le loro mirabolanti potenzialità. E ancora: il 56esimo Salone Nautico di Genova ospiterà per la prima volta i Sailing Campus dove la vela non conosce barriere architettoniche. In bella mostra anche il velocissimo SKUD 18, classe che parteciperà anche alle Paralimpiadi di Rio 2016 e di cui sarà presente la barca lepre in collaborazione con la FIV (Federazione Italiana Vela), Liberty, deriva dotata di servo comandi e Hansa 303. Nell’ambito degli eventi dedicati alla vela, il Teatro del Mare ospiterà, sabato 24 settembre, il Premio dell’Armatore dell’Anno a cura di UVAI – Unione Vela d’Altura Italiana e FIV – Federazione Italiana Vela insieme alla presentazione della Regata 151 Miglia 2017. Rinnovate anche quest’anno le collaborazioni con le principali associazioni legate al mondo del mare, tra cui Federazione Italiana Vela e Lega Navale Italiana. Confermata, per il dodicesimo anno consecutivo, la campagna Navigar m’è dolce, che UCINA promuove sul territorio nazionale per diffondere la cultura della nautica e del mare. www.salonenautico.com
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3 commenti su “Nautico 2016, Demaria: “Bando alle polemiche, vedrete un buon Salone””
Grazie alla Presidente dell’Icina sig.ra Demaria (legata alla Beneteau, sociea francese diretta concorrente dei cantieri nautici italiani), il salone di Genova guadagna qualche espositore straniero. Peccato che perda i principali cantieri italiani come Azimut-Benetti, , Baglietto, Ferretti, Perini Navii, Mondomarine ecc. Dubito molto che quest’anno vedremo un buon salone!
Forse bisognerebbe anche ricordare che da molto tempo prima delll’avvento della Demaria i cantieri che ora aderiscono a Nautica Italiana non partecipavano più al Salone Nautico, alcuni non vi hanno mai partecipato preferendo Monaco. D’altra parte pensare che gli interessi di un cantiere che produce gozzi o gommoni possano coincidere con quelli di chi vara navi di 60-100 mt è ridicolo. Il Salone di Genova si regge su gommoni gozzi e barche a vela da decenni.
Sarebbe interessante sapere quanto contribuiscono all’economia italiana (in termini do fatturato, occupazione di mano d’opera indotto ecc..) i produttori di gozzo e gommoni e di quelli che producono navi da diporto.