Se quest’estate vi fermano per un normale controllo, sappiate che chi vi controlla non sa nulla della vostra barca e del suo proprietario. E non lo può sapere. Non e’ negligenza del controllore, e’ l’inefficienza del sistema che non gli permette di sapere di chi e’ la barca, dove e’ stata immatricolata, se c’è qualcosa che non va dal punto di vista amministrativo.
Il motivo e’ semplice. A differenza delle auto dove esiste il PRA (Pubblico Registro Automobilistico) la banca dati dove sono inseriti tutti i dati relativi ad ogni veicolo immatricolato in Italia, consultabili on line e quindi i dati sono immediatamente disponibili, per quanto riguarda le barche da diporto non esiste nulla. O meglio, esiste ma e’ custodito gelosamente da ogni Capitaneria in cui e’ immatricolata la barca. Talvolta i dati sono inseriti su di un computer, ma possono essere ancora annotati a mano in un librone, in copia unica. Nessuna condivisione di dati a livello nazionale.
Eppure nel 2013 all’articolo 1, comma 217 della Legge di Stabilita’veniva istituito il “Sistema Telematico centrale della Nautica da diporto”. Che cosa e’? Il sistema avrebbe dovuto racchiudere l’Archivio Telematico Centrale e lo Sportello Telematico del Diportista. Il primo e’ la banca dati in cui confluiscono tutte le informazioni di carattere tecnico, giuridico-amministrativo delle imbarcazioni da diporto. Lo Sportello telematico del diportista, invece, avrebbe dovuto espletare gli adempimenti connessi all’iscrizione e all’abilitazione alla navigazione.
Insomma, semplicemente, l’archivio per la nautica avrebbe dovuto essere esattamente come quello automobilistico, centralizzando i dati individuali.
Il riflesso pratico e’ che le autorita’, potrebbero effettuare eventuali controlli, anche fiscali, direttamente dai loro uffici e non con fermi in mare. Inoltre le pratiche come, ad esempio il cambio di residenza del proprietario o il passaggio di proprietà’, si potrebbero effettuare direttamente presso un ufficio e on line, senza ricorrere a costose agenzie nautiche o, peggio ancora, se decidete di farlo direttamente, con incredibili passaggi burocratici, fatti di bolli, controlli, dichiarazioni, ecc.
Sono passati tre anni, ma nulla e’ accaduto. E pensare che la circolare emanata ad inizio 2013 diceva che il “sistema sarà operativo già entro l’estate”.
3 commenti su “Maledetta burocrazia/5. Vi fermano quest’estate ma non sanno nulla della vostra barca”
Sinceramente me ne frego. Da venti anni ogni mia barca ha sempre battuto bandiera francese. Per fortuna
La circolare emanata nel 2013 recita ” il sistema sarà operativo entro l’estate”. Ma non si sa di quale estate. Il fatto è che i nostri politici fanno di tutto per rompere i coglioni agli Italiani.
Da Lissa in poi poco è cambiato………………….