Il Ministero dell’Ambiente cambia la norma per smaltire i razzi. Ed è subito caos
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Il Ministero dell’Ambiente ha reso difficilmente comprensibile (è un eufemismo) e attuabile la nuova regola riguardante lo smaltimento dei razzi di soccorso. Per la prima volta, infatti, i razzi di soccorso in disuso vengono equiparati a rifiuti – in contrasto con il Testo unico ambientale (D.Lgs. 152/06), che esclude chiaramente dal novero dei rifiuti “i materiali esplosivi”. Il risultato: un netto cambiamento delle condizioni e dei costi per il loro trasporto, sia a carico dell’utente, sia a carico del distributore/produttore.
La nuova normativa, contraddicendo se stessa, prevede che “l’utilizzatore”, cioè il diportista, depositi “i rifiuti da pirotecnici in appositi contenitori localizzati presso il distributore autorizzato”, in netto contrasto con le norme di pubblica sicurezza che fanno divieto e soggetti terzi non autorizzati di accedere ai depositi di materiale esplosivo.
Inoltre si stabilisce che il deposito preliminare effettuato presso i distributori debba “essere allestito in modo tale da assicurare che gli articoli pirotecnici comunque ritirati siano separati dagli altri rifiuti pirotecnici”. Ciò presupporrebbe che il distributore abbia a sua disposizione una quantità di contenitori pari alle diverse tipologie degli articoli ritirati e dei diversi produttori e tale prescrizione è evidentemente inapplicabile, oltre che inutile, per quanto riguarda i razzi di soccorso.
Infine si richiede che i prodotti pirotecnici siano “ neutralizzati” prima di essere depositati presso i centri di raccolta, operazione (da attuarsi attraverso le modalità di combustione della carica esplosiva contenuta all’interno di essi) che, sempre secondo il Testo unico di Pubblica sicurezza, deve avvenire solo ed esclusivamente in apposito cantieri di scaricamento…
Insomma, norme che si contraddicono tra di loro, come se la mano destra del legislatore non sapesse cosa fa la sinistra…
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4 commenti su “Il Ministero dell’Ambiente cambia la norma per smaltire i razzi. Ed è subito caos”
A me sembrano matti, con buona pace per i nati seri!
andando avanti così la nautica e il diportismo saranno sempre più in crisi: fra tariffe esorbitanti dei marina e la burocrazia che genera sempre più spese chi comprerà una barca ?
Io ho sostituito i razzi di segnalazione circa un mese fa. Il negoziante dove ho acquistato i nuovi non ha ritirato i vecchi in quanto il fornitore ritira solo quelli della sua marca. Iniziata una telenovela per lo smaltimento conclusa al commissariato di polizia di zona che ha ritirato i vecchi rilasciamdomi verbale di avvenuta consegna.
io li ho consegnati all’ufficio capitaneria di porto del mio marina, senza alcun problema.