Maledetta burocrazia/4 Lo scandalo delle dotazioni di sicurezza italiane

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JB_love-love-3-2“A proposito di burocrazia, ne vogliamo parlare delle dotazioni di sicurezza italiane?”. Comincia così l’ultima mail che abbiamo appena ricevuto in merito alla nostra campagna estiva sulla burocrazia miope italiana. (clicca qui)

Il lettore accende i fari su di un’altra follia tutta italiana, quella delle dotazioni di sicurezza prescritte per chi batte bandiera tricolore. 

Così ci abbiamo messo le mani ed ecco la nostra analisi, indirizzata dal lettore. Partiamo da un concetto generale, perché devono esserci ben otto diverse categorie? Eccole in dettaglio:

1 – Torrenti, fiumi e corsi d’acqua 

2 – Entro 300 metri da costa

3 – Entro 1 miglio da costa 

4 – Entro 3 miglia dalla costa

5 – Entro 6 miglia dalla costa

6 – Entro 12 miglia dalla costa

7 – Entro 50 miglia dalla costa

8 – Senza alcun limite 

PS Se volete vedere il dettaglio scaricate il PDF

Per farvi capire quanto è demenziale questa classificazione in otto categorie, ci basta prendere ad esempio come vengono divise le categorie per chi batte bandiera francese. 

Sapete quante sono? DUE! La prima divisione è per chi naviga entro le sei miglia della costa, la seconda per chi naviga oltre le sei miglia. Punto e stop. Secondo voi qual’è la classificazione più logica? I francesi in pratica fanno una distinzione, ovvia, solo tra chi naviga solo in prossimità della costa (entro 6 miglia) e chi effettua navigazioni d’alto mare (oltre 6 miglia).

Se volete capire meglio quanto sono più sensate le dotazioni richieste dai francesi, scaricate il PDF qui  e poi raffrontatele con quelle italiane. Capirete meglio che quelle dei cugini transalpini sono logiche e le nostre burocratiche ed obsolete.

Chi batte bandiera belga, la fa ancora più facile. Ecco se volete dare un’occhiata quelle previste cliccate qui

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Il nostro lettore poi si sofferma sulle incongruenze nel merito delle dotazioni richieste dalla normativa italiana. Si concentra su due casi macroscopici, la cassetta del pronto soccorso e sulla fantomatica campana richiesta per chi naviga oltre le 3 miglia dalla costa.

Il caso della cassetta di soccorso, lo abbiamo gia’ dibattuto. Riassumendo, da marzo per chi naviga oltre le 12 miglia (sic!) sono necessari oggetti sconosciuti come Pallone per rianimazione, sfigmomanometro (a proposito, sapete di cosa si tratta? E’ uno di quegli aggeggi per misurare la pressione sanguigna), fonendoscopio, manuali vari.

Ma la vera chicca delle dotazioni di sicurezza italiane e’ la voce “apparecchi di segnalazione sonora”, obbligatori per chi naviga da “entro le 3 miglia” in avanti. In pratica, quindi, necessarie per qualsiasi tipo di navigazione. In una postilla si precisa cosa sono gli “apparecchi di segnalazione sonora”. Trattasi di “per le unità aventi una lunghezza superiore a 12 metri è obbligatorio anche il fischio e la campana (la campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile)”.

400DISTRIBUZIONE_MARE20141216145948La campana? Forse il legislatore si e’ ispirato ai racconti dell’epopea dei pirati e dei corsari del XVII secolo quando, in caso di nebbia, il nostromo ordinava di suonare una grande campana d’ottone per non correre il rischio di collisioni con altre navi, in prossimita’ dei porti. Ma, la postilla precisa anche che la campana può essere sostituita da un ” dispositivo sonoro portatile”. Meno male.

E qui uno pensa che basta prendere quelle trombette a gas che i tifosi usano durante le partite di calcio. E no… Non tutte le trombette a gas vanno bene. Vengono ritenute idonee solo quelle omologate. In cosa differiscono rispetto alle altre? In nulla, se non il costo, che e’ almeno il triplo di quelle non omologate.

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4 commenti su “Maledetta burocrazia/4 Lo scandalo delle dotazioni di sicurezza italiane”

  1. Gianfranco Ciancimino

    Pienamente d’accordo. Poi mi spiegano cosa ci faccio con una ciambella di plastica pesante se non sperare di non colpire l’uomo in mare… Poi: i giubbotti non gonfiabili da indossare dopo che si è già andati fuoribordo, niente dan-buoy tanto chissenefrega di vedere dov’è e via discorrendo.
    Ps: la campana NON è a norma, vedi COLREGS, R35 + Annex III.

  2. ciriani paolo maria

    se vogliamo essere pignoli ci sono alcune follie: 1)letteralmente sui LAGHI ed in LAGUNA non ci sarebbe alcun obbligo 2) al di sotto del miglio non c’è obbligo di fanali regolamentari e perciò nemmeno della luce bianca per la navigazione notturna. 3) entro 12 Ml non c’è obbligo di cassetta di p.soccorso per cui non c’è nemmeno obbligo di un laccio emostatico : ora che qualcuno ti porta a terra hai fatto a tempo a morire dissanguato! INVECE oltre le 12 è obbligatorio un armamentario assurdo (già oggetto di commenti) DOVREBBE ESSERE PRESCRITTA una cassetta di p.s. tipo quelle automobilistiche.4) il fischietto dovrebbe essere sempre obbligatorio, anche entro i 300 m.: forse ci sarebbero altre cose da dire, ma tanto …..

  3. Alberto Rampino

    Mi dispiace arrivare a questo punto, ma quest’anno chiederò la bandiera belga, così non sto più tanto a dissertare (e ad arrabbiarmi…)sulla stupidità dei nostri legislatori, sparlare dei quali, ormai, é diventato perfino inevitabile!

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