RM890, a bordo di un nove metri che non ha paura di nulla
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Ci sono cantieri, come Fora Marine, che per noi italiani assumono quasi un’aura mitica. Sarà perché Bretagna è da sempre sinonimo di vela, sarà perché non era così comune vedere un RM in mediterraneo. A frenare il mercato di casa nostra erano principalmente le linee dure di queste barche.
Il dialogo che mi è capitato di sentire in banchina, avvicinandomi a una coppia che guardava un RM, era più o meno questo:
Lui: “Bella, guarda che poppa, e gli spigoli sullo scafo poi…”
Lei: “Sarà, ma la tuga così squadrata non fa per me. E dove prendiamo il sole?”
Indovinate come andava a finire…
IL VENTO INIZIA A CAMBIARE
Ripenso proprio a questa scenetta mentre il promontorio dell’Argentario si avvicina. La mia meta è Cala Galera, dove mi aspetta in banchina il più piccolo della produzione Fora Marine, quell’RM890 che in questi anni si è dimostrato uno dei progetti di maggiore successo del cantiere. La sfida era notevole: mantenere le caratteristiche di marinità e sicurezza in meno di nove metri e al contempo garantire abitabilità interna e linee di coperta più vicine al gusto mediterraneo. La differenza, rispetto ai modelli della generazione precedente, è indubbia.
Il meteo non è dei più accattivanti, mentre raggiungo il pontile insieme a Tommy Moscatelli, importatore italiano del cantiere: cielo grigio, vento instabile e onda lunga. Usciamo in due, più che sufficienti per portare senza problemi l’RM 890. In attesa di issare le vele, mi guardo un po’ intorno: il pozzetto è sgombro, eccezion fatta per il timone a barra e ben riparato dal disegno della tuga (comunque molto meno invasivo rispetto al passato). Il passaggio verso prua è comodo, facilitato dalla scelta (optional) di montare due maniglie tientibene sulla capottina.
Diamo randa e apriamo il fiocco, cercando di prendere subito l’assetto. Al timone la barca risponde immediatamente e, abituato ormai ai timoni a ruota, ho bisogno qualche minuto per prenderci la mano. Nonostante ci sia poca aria, il passaggio sull’onda è preciso e senza sforzo.
Mi colpisce soprattutto la reazione dell’RM890 quando il vento rinforza un po’. Lo sbandamento è immediato ma… controllato. La barca infatti si appoggia sul suo spigolo e da lì non si muove più: anche al timone diventa ancora più facile da governare e le prestazioni se ne avvantaggiano. Con circa dieci nodi di vento in bolina siamo costantemente sopra i 6.2 nodi di velocità.
Certo, non sono le condizioni ideali per testare una costruzione fatta per garantire rigidità anche con un meteo “atlantico”: scafo, paratie e strutture longitudinali sono in compensato marino incollato con colla epossidica e fascettato con nastri in fibra di vetro. Coperta e sovrastrutture sono in sandwich con pelli in fibre di vetro, anima in pvc e resina poliestere.
INTERNI DA CROCIERA… MA NON SOLO
Sei posti letto, una vera cucina, tavolo da carteggio e vano tecnico: in poche parole, quello che non ti aspetti su una barca di questo tipo. Invece il cantiere ha sfruttato appieno il disegno della carena, il cui spigolo non ha solo una funzione “navigante” ma amplia anche i volumi interni. Il tutto ben illuminato dalla grande finestratura nella sezione prodiera della tuga.
Una curiosità: dalla toilette si accede al locale tecnico in cui sono raggruppati gli impianti di bordo. Il tutto all’insegna della massima comodità.
DATI TECNICI
Lung. 8,90 m
Larg. 3,42 m
Pescaggio monochiglia: 1,90 m
Pescaggio bichiglia: 1,50 m
Disl.: 3,2 t
Sup. Randa: 25 mq
Sup. fiocco: 25 mq
www.yachtsynergy.it
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2 commenti su “RM890, a bordo di un nove metri che non ha paura di nulla”
Prezzo??
The Real Person!
Ciao Daniele, il prezzo base parte da circa 82.000 euro