E’ il “leit motiv” delle ultime stagioni: andare in barca con più facilità, faticando meno e in totale sicurezza. Il tutto racchiuso in due parole: easy sailing. La possibilità di “navigare facile” è stata la chiave di volta di tanti cantieri, che hanno modificato nelle stagioni trascorse la propria gamma da crociera, e in alcuni casi l’hanno persino sostituita.
Bavaria con i suoi Cruiser, Beneteau con gli Oceanis e i Sense, Jeanneau sui Sun Odyssey, Dufour con Grand Large, Hanse (come con il 415, che vedete in queste pagine), giusto per fare qualche esempio. Ci si concentra solitamente sulle manovre e sulle vele quando si parla di easy sailing, ma non è tutto. Per godersi appieno la barca il layout generale della coperta è fondamentale. Facciamo un esempio: negli ultimi due anni sono sempre di più le barche di taglia ridotta, ovvero sotto i dieci metri, sulle quali si opta per la doppia ruota del timone invece che per la singola.
C’è chi storce il naso, ma il vantaggio in termini di mobilità a bordo è innegabile. Soprattutto ora che gli specchi di poppa abbattibili si sono diffusi a macchia d’olio….
SEI CONSIGLI PER CAPIRE SE LA VOSTRA BARCA E’ “FACILE”
Un optional molto richiesto Manovrare in porto, grazie al joystick, diventa facile. Con una mano si può far ruotare la barca su se stessa o traslarla lateralmente. Anche se il prezzo è ancora abbastanza alto, sono in tanti a richiederlo tra le dotazioni al momento dell’acquisto.
In pozzetto Spazi di stivaggio, tavolo con piani abbattibili e tientibene. La doppia ruota consente un accesso più comodo verso poppa, dove le plancette abbattibili hanno creato una vera e propria zona vivibile.

Winch a portata La posizione dei winch è fondamentale per consentire al timoniere di regolare anche da solo le vele. Importante anche la disposizione degli stopper. Verificate che lavorino bene le scotte.
Il fiocco vira da solo Con l’evoluzione dei piani velici, che vogliono vele di prua più piccole di un tempo e dunque più facili da gestire, la scelta del fiocco autovirante diventa ancora più facile da prendere, poiché si mantengono comunque buone prestazioni.
Da prua a poppa I passavanti, con lo spostamento delle rotaie della vela di prua sulla tuga, una soluzione che spesso vediamo sulle barche degli ultimi anni, risultano sgombri e più sicuri.
E alle andature portanti? Non serve per forza un bompresso per godersi il gennaker o il Code Zero (quelle vele che ormai hanno sostituio il classico spi sulle barche da crociera). Molti musoni dell’ancora sono disegnati per fissare comodamente il punto di mura.