La nuova avventura del giovane Corentin (questa volta senza juta)
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L’ENERGIA DELLA NATURA
Corentin vuole con questo viaggio sensibilizzare ancora una volta all’utilizzo di materiali e risorse naturali. Qualche esempio? Piuttosto che utilizzare un desalinizzatore, raccoglierà l’acqua piovana, l’elettricità sarà fornita da un generatore… a pedali situato a prua; Corentin avrà una serra e un allevamento di insetti a bordo, la restante energia sarà prodotta da generatori eolici, pannelli solari e idrogeneratore .
UN PROGETTO IN CONTINUO UPDATE
Ad ogni scalo imbarcherà un navigatore o un inventore, per condividere con loro questo progetto e trovare sempre nuovi spunti per migliorarlo. Condividerà poi il suo diario di viaggio sul sito nomadedesmers.org
COSA AVEVAMO SCRITTO NEL 2013 DI CORENTIN
Una delle star del Salone Nautico di Parigi è una piccola barca costruita interamente in fibra di juta, che ha navigato per migliaia di miglia in totale autonomia energetica e di alimentazione, al comando di un 30enne francese. Che bella storia!
Al Salone di Parigi, nascosta tra le barche “normali” abbiamo trovato una barca (e una storia) eccezionale. Allo stand M 69 vi stupirete ammirando una piccola barca, Gold of Bengal, che ha attraversato, in sette mesi, il Golfo del Bengala, da Bangladesh alla Malesia, passando per le isole Nicobar e Andamane.
SOLO JUTA!
Ma non è questo che vi stupirà, la barca è costruita interamente in fibra di Juta, senza in grammo di vetroresina. A bordo durante la navigazione c’era una serra tropicale, due polli e un dissalatore a mano. Il protagonista di questa bella avventura, che si è costruito da solo la barca e ha navigato per buona parte del percorso in solitario, è un 30enne francese, Corentin de Chatelperron, che ha voluto dimostrare con questa sua piccola impresa che è possibile, ancor oggi, vivere in completa autonomia per mare, senza spendere un soldo e senza utilizzare nulla che non sia prodotto con materiali grezzi naturali, adattati ad uso nautico con il solo lavoro manuale.
Guarda il video di Gold of Bengal
LA FISSA DI DE CHATELPERRON
Corentin de Chatelperron è alla sua seconda avventura con una barca di juta, nel 2009 aveva costruito Tara Tari (40% in fibra di juta e 60% in fibra di vetro) per raggiungere la Francia partendo dal Bangladesh. Il giovane francese si era recato in Bangadesh, dopo aver conseguito la laurea in ingegneria, per lavorare in un cantiere che costruiva barche in vetroresina. Affascinato dai metodi costruttivi delle barche dei poveri pescatori locali che usavano materiali recuperati dalla natura, ha deciso di abbandonare la vetroresina. Ora racconta la sua storia al salone di Parigi, tempio della vetroresina.
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