Si assottigliano sempre di più le speranze di ritrovare vivi Álexandro ed Emilio López, di 60 e 42 anni. I due skipper sono stati sorpresi da una forte burrasca di mistral nel Golfo del Leone l’1 maggio, mentre erano a bordo di Sirius, una delle barche d’epoca più famose, protagonista dei più importanti circuiti di regate d’antan internazionali. I due erano in navigazione verso Palma di Maiorca dopo aver mollato gli ormeggi a Cannes, di loro non si sa più nulla da quel giorno. Fino ad oggi non si trova traccia né della barca né di un eventuale zattera di salvataggio. Pare che su Sirius non ci fosse un Epirb.
UN NUOVO “PARSIFAL”?
Purtroppo, la vicenda presenta alcune similitudini con quella del Parsifal, la peggiore tragedia della vela italiana (qui vi raccontiamo il naufragio del cutter di 16 metri avvenuto 20 anni fa, con a bordo 9 persone: se ne salvarono soltanto tre), anche perché ci troviamo nello stesso tratto di mare. Le ricerche della barca e dei due velisti, ad ogni modo, continuano senza sosta.
UNA BARCA DI RAZZA
Sirius, sloop Marconi in fasciame di mogano su ossatura in quercia, è la diciannovesima di 20 imbarcazioni costruite secondo i dettami di una gara d’appalto, formulata nel 1936, per la realizzazione di una nuova barca ufficiale per il New York Yacht Club. Lo studio Sparkman & Stephens vinse la commessa, dando vita alla classe NY 32. Il numero indicava la lunghezza al galleggiamento espressa in piedi (9,75 metri, per 3,21 di larghezza). Nel 2004 fu acquistata dall’italiano Fabio Mangione, anche proprietario di Al Na’Ir III del 1964, che la sottopose a un restauro effettuato sia presso il Cantiere Navale dell’Adriatico, a Rimini, sia presso quello dell’Argentario di Porto Santo Stefano. Nel 2006 si è piazzata terza di classe a Le Vele d’Epoca di Imperia e l’anno scorso, sotto l’egida dell’armatore Paolo Zannoni, ha vinto l’argento nella categoria Vintage al Panerai Classic Yachts Challenge.