Addio a Ramon Carlin, il messicano dilettante che soffiò la Whitbread agli inglesi
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Se si guarda l’albo d’oro della mitica Whitbread (il giro del mondo in barca in equipaggio a tappe, l’odierna Volvo Ocean Race), fa strano vedere la bandiera messicana associata alla barca vincitrice della prima edizione, quella del 1973-74 (dove morirono tre velisti). Questa la grande impresa del business messicano Ramon Carlin, scomparso due giorni fa all’età di 92 anni. A bordo del Sayula 65, un bellissimo Swan 65, impiegò 152 giorni totali per completare il percorso di oltre 32.000 miglia della regata.

Altri tempi. Carlin non era un professionista, il suo equipaggio era composto da amici e familiari. Alla partenza gli spocchiosissimi media inglesi lo presero in giro, dipingendo lui e il suo equipaggio con tanto di sombrero e pronti alla siesta. E invece l’americano si prese una bella rivincita (ricordiamo che in regata c’era gente del calibro di Eric Tabarly e Chay Blyth, Doi Malingri e Giorgio Falck). Sull’avventura a lieto fine di Carlin è stato realizzato quest’anno un bel documentario, “The Weekend Sailor”, che racconta come un dilettante sia riuscito a sconfiggere i più grandi marinai in una delle sfide più dure di sempre.
GUARDA IL TRAILER DI WEEKEND SAILOR

Merito di un equipaggio affiatato (la moglie di Carlin fece persino da cuoca nella prima tappa, da Portsmouth a Città del Capo) e di una superbarca: un vero gioiello fimato Sparkman & Stephens prodotto in quarantuno esemplari dal 1971 al 1989. Lo Swan 65 è ancora oggi uno degli scafi più vincenti in regata e comodi in crociera che siano mai stati costruiti.
IL VIDEORICORDO DI RAMON CARLIN
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2 commenti su “Addio a Ramon Carlin, il messicano dilettante che soffiò la Whitbread agli inglesi”
… un Grande se ne e’ andato!
matteo salamon
beato chi può