Il mistero del campeggio nautico, un assurdo divieto italiano
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Probabilmente, se i vostri genitori erano appassionati di vela già da piccoli, ve lo potranno confermare: un tempo in crociera si faceva… campeggio! Oppure, senza andare troppo indietro nel tempo, se avete gironzolato per le coste francesi, probabilmente avrete visto intere famigliole a zonzo con “derivone” e tende. Calcolando quante piccole barche ci sono in Italia, perché da noi non si fa?
UN DIVIETO POCO COMPRENSIBILE
Semplice, perché da noi è vietato. Portare in secca sulla spiaggia la propria barchina e trascorrere una notte in tenda può costare multe salatissime. Eppure stiamo parlando di un tipo di turismo che potrebbe avere un impatto decisamente positivo sul comparto nautico. In questi anni sono state lanciate diverse proposte, ma non si è mossa foglia. Sarebbe bastato posizionare pontili mobili in alcuni dei molti tratti di litorale italiano difficilmente raggiungibili da terra e darli a un gestore in grado di farsene carico. Niente da fare: le principali obiezioni riguardano la sicurezza e l’eccessivo affollamento delle spiagge nei mesi estivi. In realtà i diversi tentativi (uno fra tutti lo ricordiamo da parte di Cino Ricci, molti anni fa, a proposito della portualità romagnola) che sono stati portati avanti, sono naufragati nell’intrico di cavilli burocratici (leggi qui la nostra inchiesta) tipici del nostro paese…
Eppure sarebbe una buona idea per rilanciare il turismo nautico anche tra i giovani! Siete d’accordo?
RILEGGI LA NOSTRA ANALISI SUL PROBLEMA BUROCRAZIA
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7 commenti su “Il mistero del campeggio nautico, un assurdo divieto italiano”
il divieto deriva dal generico o generalizzato divieto di campeggiare fuori dalle aree destinate a ciò (ovvero i campeggi) così come anche in montagna non si può piantare la tenda su un bel prato dove capita! Se ti becca la forestale sono guai così come se in ispiaggia ti becca la g.costiera o la GdF così come nei parchi cittadini dai vigili urbani! Sopratutto per motivi di igiene!
Avevo sempre sognato di fare il giro dell’Italia con il mio FJ fermandomi la notte a campeggiare… fortuna che non lo ho mai fatto non sapevo fosse vietato . Pero’ che tristezza!
Mi piace l’idea ma ci vorrebbero strutture adeguate. Se in Italia fossimo rispettoso dell’ambiente e delle regole di convivenza civile… Ma sappi che non è così. Io ho un piccolo 7 mt e il campeggio nautico lo faccio anche bordo. Mi pare più pratico e sicuro. Lho portato persino in Croazia! http://Www.velaleggera.com/roc-nere-ii-va-in-croazia
questo divieto assurdo è un altra botta in testa all industria nautica, al turismo in generale e a tutti i giovani e non giovani, i quali, non avendo molti soldi, vorrebbero vivere una nautica più semplice ed economica.
Il livello culturale ed intellettivo degli italici burocrati si commenta da se, a ben pensarci è inutile sprecare questa mail
Che voi sappiate il divieto è esteso a tutto l’adriatico? Pensavo al campeggio nautico in Croazia, noi dormiremmo il più delle volte in barca, naturalmente se il tempo permette e troviamo qualche meravigliosa rada l’intenzione era di dormire a terra, chiaramente senza accendere fuochi o altre cose vietate…pensate sia impensabile? Sto cercando info..Grazie
Infatti si spiega la grande disponibilità di modelli di barche francesi adatti allo scopo.
Un cantiere su tutti Beneteau con i first 210 in su.
Bisogna educare non reprimere.