GP d’Italia Mini, vince bona con distacco oceanico: ecco i segreti del suo proto

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bona
Ventuno i ministi coinvolti nella decima edizione del Gran Premio d’Italia Mini 6.50 – Coppa Alberti, regata organizzata dallo Yacht Club Italiano che si è snodata sulla rotta di circa 500 miglia Genova-Gallinara-Bocche di Bonifacio-Giannutri-Genova. La notizia non è tanto nella vittoria, tra i Proto, di Promostudi La Spezia di Alberto Bona e Tommaso Stella, quanto nel distacco che i due sono riusciti a macinare rispetto al resto della flotta. Hanno tagliato il traguardo con ben 99 miglia di vantaggio rispetto alle altre barche, una distanza abissale, impiegando 3 giorni, 14 ore e 30 minuti, record assoluto della manifestazione.

Schermata-2014-10-06-a-12.28.03IL SEGRETO? UNA SUPERBARCA “AGGIORNATA”
Il segreto è da ricercarsi nell’esperienza degli skipper (soprattutto Bona, tre Mini Transat alle spalle), ma anche nella barca. Promostudi La Spezia 756 altro non è che l’ex Speedy Maltese di Andrea Caracci, progettato da Sam Manuard alcuni anni fa. Ma si tratta di una barca completamente riconvertita. A curare il “refit” (riduttivo chiamarlo così), i ragazzi di Skyron Lab Design, uno studio di progettazione con sede a La Spezia costituito da giovani designers, ingegneri, grafici e specializzato nell’ideazione di modelli e nella realizzazione di prototipi.

Schermata-2014-10-06-a-12.55.44Ci aveva svelato i segreti della barca il direttore di Skyron Nicola Gerin qualche tempo fa: “Con Alberto il programma di ricerca e sviluppo è iniziato a marzo 2014 – ci ha raccontato – in un incontro a La Spezia, da lì in poi il progetto si è fatto sempre più solido e strutturato, grazie anche ad un impegno ben distribuito tra le parti. Le modifiche da addurre alla barca riguarderanno la chiglia e la sua movimentazione, e le appendici di prua, i daggerboard, che saranno la vera novità, non si può dire di più… ″. Per quanto riguarda lo studio ergonomico si è prestata particolare attenzione alla zona di riposo all’esterno per poter conciliare meglio le brevi pause sonno durante la traversata. L’utilizzo di una culla ergonomica garantisce allo skipper comfort in tutte le condizioni. Anche le manovre correnti sono studiate per facilitare i cambi vele e la conduzione a bordo.

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