Passerella, tre (vostre) furbate da imitare

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Passerella. Un accessorio importante, spesso sottovalutato. Se in questo articolo vi spieghiamo come scegliere quella giusta per la vostra barca, qui vi illustriamo tre “chicche” inviateci dai nostri lettori. Delle vere e proprie furbate low-cost per migliorare, stivare al meglio e addirittura creare passerelle! 

passerella 2-2LA PASSERELLA CHE METTI DOVE VUOI…
Con questo semplice accorgimento Sandro Gualierotti trasforma una normale passerella “multipurpose”:La passerella in riposo – spiega – è fissata ai candelieri a incastro tramite dei fermatubi per impiantistica elettrica. Lo stesso incastro serve per fermarla alla “u” alla base della scaletta e in caso di pontili alti si può agganciare al pulpito di poppa. Dall’altro lato della passerella, sempre a incastro e con lo stesso sistema, vengono fissate le ruote”.

passerella 3…QUELLA ESTENSIBILE…
Attilio e Maria, proprietari di un Amel Santorin di 14 metri, presentano la loro ingegnosa soluzione per allungare la passerella:Abbiamo un Amel Santorin, 14m, su cui abbiamo installato due gruette “boomerang” per il tender. Poiché i tender di ultima generazione tendono ad essere più ingombranti di quelli dell’epoca della barca (1993), ormeggiando di poppa e mettendo il tender in acqua, la passerella spesso presenta un vuoto, non arriva al pontile, e per qualcuno può essere un problema. Molti amici con Amel e con lo stesso problema hanno allungato la passerella, portandola in officina, ma siccome la passerella funge anche da scaletta da bagno, appesa esternamente a murata e togliendo la tavoletta superiore, non volevamo aggiungere peso e gradini inutili, che andrebbero sotto acqua. E allora abbiamo semplicemente aggiunto una estensione di alluminio incernierata all’estremo della passerella, da installare quando qualcuno ha  paura a saltare sul pontile. Se in caso di risacca l’estensione rumoreggia, con uno stroppo si tiene alzata attaccandola ad una gruetta“.

passerella 4…E QUELLA PRODIERA FAI-DA-TE
Vi capita di dover ormeggiare di prua e la struttura del vostro pulpito vi rende la discesa difficoltosa? Guardate cosa si è inventato questo signore per ovviare al problema. Noi italiani non siamo cultori dell’ormeggio in prua, che invece risulta molto più pratico in caso di condizioni meteo impegnative. Quando rientriamo in porto, notiamo che tutte le barche sono ormeggiate di poppa e ci adeguiamo, anche se c’è vento forte e il rischio di traversarsi è elevato. Una domanda che trattiene i diportisti dall’entrare di prua nel posto barca è la classica “E poi come faccio a scendere?”: se il pulpito di prua è largo e aperto il problema non sussiste, viceversa le cose si complicano. Passeggiando per i pontili del Porto Antico di Genova, abbiamo notato un vecchio Marchi (progetto di Vallicelli) ormeggiato in prua, dotato di passerella prodiera di chiara matrice casalinga. Ci siamo avvicinati e Gianni Ravizza, l’armatore della barca, è stato ben felice di mostrarci come funziona la sua passerella da usare per una discesa facile quando si ormeggia in prua. Non c’è nulla di meglio che una serie di foto per spiegare l’utilità di un oggetto semplice ed economico da realizzare, che vi eviterà di dover chiedere a chi è ormeggiato vicino a voi di poter salire a bordo per scendere sul pontile.

COME FUNZIONA LA PASSERELLA FAI-DA-TE
1. Sulla piastra dello specchio di prua sono predisposti due golfari saldati alla piastra stessa e un altro, centrale, perpendicolare, a cui è legata una coppiglia.

2. Si prende un tubo in acciaio inox, forato vicino alle due estremità, e si mette una coppiglia che funga da blocco in uno degli estremi.

3. Si inserisce il modulo di acciaio tubolare all’interno dei golfari.
4. Quando arriva a fine corsa, il tubo deve sporgere di un po’ rispetto allo specchio di prua, in modo da poter ospitare la larghezza della passerella.

5. Ora si inserisce il tubo di acciaio in un anello attaccato alla passerella in legno, opportunamente sezionata per ospitare il sistema.

6. Al golfare centrale è attaccata la coppiglia…

7. …che andrà a bloccare il tubo inserito nell’anello della passerella.

8. Et voilà, pronti a scendere comodamente da prua! Qualora decideste di sfruttare anche voi questa “tecnologia”, non dimenticate di approntare un sistema di ruote nella parte finale della passerella, e un anello (o due) che vi consenta di poterla utilizzare anche come passerella tradizionale di poppa e di sollevarla con l’ausilio di una drizza. Potete anche decidere di dare una mano di vernice alla passerella.

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