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I VOSTRI COMMENTI Come già commentato in altro post, penso che l’eccessiva sicurezza e confidenza della velista le siano state fatali, la mia opinione personale è che in certe situazioni la sicurezza non è mai abbastanza. Life line sempre quando il gioco si fa duro, meglio un minuto in più per fare una manovra, un livido o una caduta innocua restando sulla barca piuttosto che finire fuori bordo!Matteo Cogliati
Siamo tutti d’accordo che è sempre meglio legarsi, come di fronte ad una tragedia è sempre meglio dedicare un pensiero in silenzio.Luca Mattei
Se sento ancora dire che non serve ad un cazzo la lifeline in altura(principalmente in banchina), gli spacco i maroni. Prima di tutto è la sicurezza è quel che conta per divertirsi in barca. Ho visto e sentito fin troppe volte gente finire in acqua perché non tiene conto al minimo indispensabile alla sicurezza. Come quando si vede gente che prende il Boma sul capoccione……..hai tenuto i parametri di sicurezza? ( tu che hai preso la botta e l’altro al timone che non ha valutato bene).Giu Miglia
Il comandante gestisce tutto.Chi non si adegua resta in cabina.Ordini perentori per la sicurezza.Daniele Donadio
Lifeline armate prima di uscire! E tutto ciò che serve per tornare a terra soddisfatti. La mia domanda però è che cosa succede davvero: se un’onda mi butta fuori dallo scafo e resto legata con vento forte e mare formato, credo che le conseguenze siano ben più dolorose di un livido. Qualcuno ha esperienza?Alessandra Tedeschi
Proprio una decina di giorni fa, aprivo un post in merito ai sistemi di sicurezza da indossare, in diversi hanno confermato di non utilizzarli, ne ora ne mai…che questa tragedia possa loro, far cambiare idea… buon vento.Rocco Skipper
Il mare ogni anno chiede un tributo. Purtroppo in uno sport molto rischioso e quasi estremo quanto è la vela d’altura succede e succederà ancora di vedere professionisti perdere la vita . I se, i ma non servono….tabarly docet…BVManfredo Toninelli
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Dal nostro archivio (questo articolo è stato tra i più letti del 2016). Prosegue la nostra raccolta (qui la prima parte) dedicata ai vostri trucchi di bordo: in questo articolo scopriamo tre soluzioni, geniali ed economiche, ideate da voi lettori per
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La tragica morte della velista britannica Sarah Young, avvenuta in Pacifico durante la nona tappa (Qingdao-Seattle) della Clipper Round the World Race (il giro del mondo a tappe ideato da Sir Robin Knox-Johnston) a seguito di dell’impatto con un’onda che l’ha scaraventata in acqua mentre non era agganciata alla lifeline, ha suscitato discussioni e commenti sui social. Riportando l’attenzione su un concetto fondamentale: legarsi sempre al primo segnale di brutto tempo, per non rischiare la vita. Ecco una parte di vostri commenti (anche coloriti, in alcuni casi) alla vicenda.
I VOSTRI COMMENTI
Come già commentato in altro post, penso che l’eccessiva sicurezza e confidenza della velista le siano state fatali, la mia opinione personale è che in certe situazioni la sicurezza non è mai abbastanza. Life line sempre quando il gioco si fa duro, meglio un minuto in più per fare una manovra, un livido o una caduta innocua restando sulla barca piuttosto che finire fuori bordo! Matteo Cogliati
Siamo tutti d’accordo che è sempre meglio legarsi, come di fronte ad una tragedia è sempre meglio dedicare un pensiero in silenzio. Luca Mattei
Se sento ancora dire che non serve ad un cazzo la lifeline in altura(principalmente in banchina), gli spacco i maroni. Prima di tutto è la sicurezza è quel che conta per divertirsi in barca. Ho visto e sentito fin troppe volte gente finire in acqua perché non tiene conto al minimo indispensabile alla sicurezza. Come quando si vede gente che prende il Boma sul capoccione……..hai tenuto i parametri di sicurezza? ( tu che hai preso la botta e l’altro al timone che non ha valutato bene). Giu Miglia
Il comandante gestisce tutto.Chi non si adegua resta in cabina.Ordini perentori per la sicurezza. Daniele Donadio
Lifeline armate prima di uscire! E tutto ciò che serve per tornare a terra soddisfatti. La mia domanda però è che cosa succede davvero: se un’onda mi butta fuori dallo scafo e resto legata con vento forte e mare formato, credo che le conseguenze siano ben più dolorose di un livido.
Qualcuno ha esperienza? Alessandra Tedeschi
Proprio una decina di giorni fa, aprivo un post in merito ai sistemi di sicurezza da indossare, in diversi hanno confermato di non utilizzarli, ne ora ne mai…che questa tragedia possa loro, far cambiare idea… buon vento. Rocco Skipper
Il mare ogni anno chiede un tributo. Purtroppo in uno sport molto rischioso e quasi estremo quanto è la vela d’altura succede e succederà ancora di vedere professionisti perdere la vita . I se, i ma non servono….tabarly docet…BV Manfredo Toninelli
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