Brutta Pasqua per il mondo dello yachting. In questi giorni due mostri sacri della vela ci hanno lasciato, Ian Bruce ed Ed Dubois. Il Giornale della Vela li vuole ricordare perché il primo, Bruce, è il papà della barca a vela più diffusa della storia, il Laser, e Dubois, è uno dei progettisti e imprenditori che più hanno influenzato le barche dell’ultimo quarantennio.
Ci piace ricordare il canadese Ian Bruce, morto di cancro a 82 anni, con un aneddoto. Si narra che il Laser nacque da una telefonata tra lui e il suo amico progettista Bruce Kirby. Volevano realizzare una deriva da portare sul tetto dell’auto, che costasse poco e fosse facile da armare, a differenza delle complicate e pesantissime barche sino ad allora progettate.

Così nacque il Laser, la barca più diffusa della storia. Ma Ian Bruce va ricordato anche come velista, due partecipazioni olimpiche con il Finn (guarda caso un singolo) e per la sua grande abilità di ingegnerizzazione industriale. Il Laser fu, nel 1971 anno della sua prima apparizione al Salone Nautico di New York, la prima barca costruita non in modo artigianale per pochi pezzi, ma per una produzione di grande serie. Oggi navigano oltre 200.000 Laser, record assoluto e irraggiungibile.
La storia di Ed Dubois è altrettanto affascinante e significativa. Nel 1979 si presenta all’Admiral’s Cup, la regata inglese per squadre nazionali allora più importante, una barca totalmente diversa dalle altre. Più piccola, con un sacco di vela, con una poppa larghissima e mai vista sino ad allora. Dubois è inglese ma Police Car, da lui progettata, gareggia per per gli australiani. Vince l’Admiral’s tra lo stupore e l’invidia di tutti, uno sconosciuto batte i mostri sacri. La carriera dell’allora, 27enne Ed, decolla.
Prima nell’allora fiorente mondo delle barche da regata, poi diventando uno dei più affermati progettisti di superyacht. Talmente tante e prestigiose sono le barche da lui progettate che ogni anno si tiene a Porto Cervo una regata tra velieri di oltre 100 piedi da lui progettati, la Dubois Cup.
La sua barca preferita, tra le decine progettate, è il 110 piedi Imagine, costruito nel 1993. “Ero praticamente innamorato di quella barca“, confessò. Tra le sue barche più famose ricordiamo Timoneer, Janice of Wyoming, Tiara, Silvertip, Kokomo, Ganesha.
Dubois Cup Highlights 2015 from BREED.media on Vimeo.
Nel 2017 verrà varata la sua barca simbolo: il gigantesco 190 piedi Ngoni, il soprannome è “la Bestia”, considerando il suo albero alto 233 piedi. Tra i suoi amici più cari Sir Robin Knox-Johnston, per cui ha progettato i Clipper 68, usati da Clipper Ventures per le regate intorno al mondo, gestite dallo stesso Sir.