Se negli anni ’80 e ’90 i furti di imbarcazioni costituivano un fenomeno davvero limitato (in Italia, se ne segnalavano uno o due all’anno), nell’ultimo decennio si è assistito a una proliferazione del fenomeno. Se un tempo oggetto dei furti erano soprattutto tender e motori fuoribordo, ora si rubano barche.
IDENTIKIT DEL LADRO DI BARCHE
Ai tanti ladri di imbarcazioni “casuali”, ovvero quelli che si impossessano di uno scafo per pochi giorni (in alcuni casi, anche solo per alcune ore) e lo usano per trasporti illeciti, come droga, clandestini e armi, in questi anni si è andata a profilare una figura ben precisa, quella del ladro di barche specializzato e organizzato. Rubando il lavoro ai profiler americani, potremmo descriverlo così: una persona che conosce bene le difficoltà di rivendere una barca rubata e di navigare alla luce del sole (dati i frequenti controlli) e che, una volta compiuto il furto, evita di lanciarsi in traversate pericolose e preferisce piuttosto rifugiarsi in qualche zona tranquilla per apportare modifiche allo scafo e nel frattempo procurarsi dei documenti falsi.
COSA FARE SUBITO
Cosa dovete fare se (tocchiamo ferro) una volta in banchina, della vostra barca non c’è traccia oppure, durante una crociera, lasciate la barca in rada e al vostro ritorno è sparita? Innanzitutto presentate immediatamente denuncia presso la stazione dei Carabinieri più vicina (o comunque delle forze dell’ordine del paese in cui vi trovate), e comunicate la sparizione alla Capitaneria di Porto e alle autorità marittime. Sono fondamentali le tempistiche. Una tempestiva comunicazione permetterà alla Guardia Costiera di circoscrivere l’area di ricerca e intervenire subito con motovedette e indagini mirate.
SFRUTTARE LA RETE
Dopodiché attivatevi sul web, segnalando il furto. Esiste un sito specializzato in Italia, www.barcherubate.it, dove potrete inserire tutte le informazioni sulla vostra unità (e anche le foto), il luogo di sparizione e la data del furto. La scheda dell’imbarcazione verrà inserita nel database delle segnalazioni. Ma c’è di più. Inserite la vostra segnalazione (e tenetela costantemente sott’occhio) su www.stolenboats.info, il sito che contiene la più lunga lista al mondo di barche rubate e prevede delle cospicue taglie sui ritrovamenti. Per non lasciare nulla al caso, sfruttate anche i social network come Facebook segnalando la barca rubata nelle community dei diportisti e nei forum dei siti internet dedicati alla nautica.
PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE
Un modo per rendere la vita difficile ai ladri di imbarcazioni consiste nel dotare la vostra barca di un sistema di allarme satellitare, magari affidandovi a una compagnia in grado di offrire la localizzazione della barca via internet.
OCCHIO ALL’ASSICURAZIONE
Sempre nell’ottica di prevenire, vi consigliamo di stipulare una buona polizza assicurativa “corpi yacht” che preveda, tra le clausole, anche quella di incendio e furto. Informatevi bene prima di firmare: spesso tale clausola non copre il motore fuoribordo e il tender: un po’ come accade nel settore dell’automobile, dove non verrete risarciti del furto delle cosiddette parti amovibili.
MERCATO – GLI ANTIFURTO GIUSTI PER LA TUA BARCA
VODAFONE AUTOMOTIVE / GHOSTY
Nato per il mondo dell’automobile, è una box autoalimentata introvabile, che dura oltre 2 anni e che, nel rispetto del nome, è praticamente un fantasma invisibile ai ladri. Include due anni di canone di servizio e l’intervento della centrale operativa in caso di furto. www.automotive.vodafone.it
MAC & NIL / REMOTE ANGEL
Remote Angel è un dispositivo di localizzazione satellitare veicolare munito di SIM, antenna GSM/GPRS/GPS e cavi di alimentazione, in grado di comunicare in tempo reale sulla rete di telefonia mobile e via internet. Totalmente autonomo che non richiede la presenza di alcuna centrale operativa. www.remoteangel.it
YACHT SAFE / G31 TRACKING
L’allarme GPS di Yacht Safe consuma pochissima energia (0,1 W a 12 V): si presenta sotto forma di una piccola scatola nera (7,4×4,8×2,8 cm), impermeabile secondo lo standard IP68, con cui potrete tenere a bada la barca a distanza scaricando la app gratuita sul vostro smartphone. Potrete anche accendere e spegnere il servizio di localizzazione direttamente dalla app. Prezzo: circa 293 €. www.aquamare.co.uk
PROSER / ANTIFURTO RADIOCOMANDATO
Il Proser funziona tramite radiocontrollo, per cui non occorre collegamento con fili elettrici tra i veri componenti e questo permette un’installazione semplice e veloce. Si compone di una centralina, completa di sirena, che può essere alimentata a 12 oppure a 220 V, di un sensore a raggi infrarossi (radiocontrollato), da fissare nella dinette o nel locale principale e di uno magnetico, da montare su porte e boccaporti. Prezzo: circa 190,64 €. www.nauticplace.com
4 commenti su “Mi hanno rubato la barca: e mo’ cosa faccio?”
Pingback: Quattro antifurto per la tua barca
Pingback: Sicurezza in barca - gli antifurto giusti
Vediamo insieme smetterà di furti di motori fuoribordo. La maggior parte del problema – che il trading di furti di motori fuoribordo è internazionale business. I fuoribordo che è stato rubato in un paese – vendo in un altro. Dobbiamo unire tutti i paesi a resistere. Abbiamo fatto IL GLOBAL DATABASE INTERNAZIONALE dei furti DI MOTORI FUORIBORDO. Da voi abbiamo bisogno di informazioni dai furti di motori fuoribordo a se. Anche noi sarà grato a voi se ci può aiutare a fare una corretta traduzione di materiali per la lingua principale che è stata fatta con il traduttore di Google.
di tracker GPS ce ne sono mille anche a 20 euro e funzionano abbastanza bene. Li chiami e ti rispondono mandantoti un sms con le coordinate gps e la velocità (sensata solo sopra i 10 nodi..). Peccato che tutti funzionino su rete gsm/gprs e quindi funzionino solo sotto copertura cellulare. Al largo non prendono e devi sperare che la tua sim vada anche in roaming senza dover spegnere e riaccendere qualora la barca venisse portata all’estero direttamente. Senza contare che serve una sim con abbonamento speciale per questi dispositivi altrimenti scade se ti dimentichi di ricaricarla entro un tot..Tutti i dispositivi potrebbero azzerare la batteria se li lasci un paio di mesi attaccati (tipicamente in inverno). Quindi fattibile ma non così semplice….