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In questo annus orribilis della musica, in cui tante star internazionali ci hanno lasciato, vogliamo ricordare invece un aneddoto che lega la vela a uno dei “big” più influenti di tutti i tempi, John Lennon. L’ex Beatles, negli anni ’70, si stabilì con Yoko Ono a Long Island, in una casa sul mare. Fu nelle fredde acque newyorchesi che gli venne il pallino per la vela: comprò una piccola deriva in un cantiere locale da tale Tyler Coneys, che gli insegnò a veleggiare. Desideroso di mettersi alla prova in una navigazione più impegnativa, chiese a Coneys di organizzargli una crociera verso le Bermuda: quest’ultimo gli trovò il Megan Jaye, un Hinckley 43 dotato di pozzetto centrale, sul quale Lennon si imbarcò il 4 giugno da Newport in compagnia di tre amici e dello skipper Hank Halsted.
SORPRESO DALLA TEMPESTA…
Non si trattò di una navigazione facile: a metà delle 650 miglia che separano la costa dall’arcipelago delle Bermuda, durante il terzo giorno, Lennon e compagni furono sorpresi da una burrasca, con punte di 60 nodi. Lo skipper, sfinito, si vide costretto a lasciare il timone al neofita John, mentre il resto dell’inesperta ciurma era in preda al mal di mare.
… RITROVO’ LA VENA CREATIVA
Lennon si dimostrò valevole marinaio, e l’esperienza maturata gli servì a ritrovare fiducia in sé stesso e quella vena creativa perduta da mesi. Dopo circa 50 giorni alle Bermuda (in particolare, si innamorò di Fairyland Creek, l’insenatura delle Fate) aveva già sfornato tutte le canzoni che andarono a comporre il suo ultimo album, Double Fantasy, uscito due settimane prima della sua morte per mano del fanatico Mark Chapman, avvenuta l’8 dicembre 1980.
PER SAPERNE DI PIU’
Per chi volesse saperne di più del soggiorno di Lennon alle Bermuda, esiste una app-album, chiamata “John Lennon: The Bermuda Tapes“, che racconta in modo coinvolgente l’amore tra l’ex componente dei Fabulous Four e l’arcipelago atlantico, tramite rari demo musicali e illustrazioni.
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1 Comment
Annus horribilis, non annus orribilis!!!