Caccia ai tesori sul mare d’Italia – seconda puntata
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Se pensate a una crociera lungo le coste italiane, nella vostra mente nascono immagini di natura incontaminata, mare azzurro e baie? Sicuramente, ma se vi fermate un attimo a riflettere, vi renderete conto che il Belpaese vi può regalare una crociera molto diversa… magari inseguendo quelle bellezze architettoniche e storiche che sono la nostra vera ricchezza. Come i beni protetti dal FAI, il Fondo Ambiente Italiano. In questa nostra ideale navigazione abbiamo selezionato nove luoghi che potete raggiungere direttamente in barca o con una breve gita a terra. In questa seconda puntata ci occuperemo delle isole, Sardegna e Pantelleria, e della costiera sorrentina.
NON PERDERTI LA PRIMA PUNTATA, DEDICATA ALLA LIGURIA
ISOLE E COSTA CAMPANA TRA GUERRE E SIRENE
Attraversiamo il Tirreno ed ecco di fronte all’Arcipelago della Maddalena, scendiamo poi verso Pantelleria passando per il Golfo di Sorrento.
1. Batteria Militare Talmone (Olbia-Tempio) Aggrappata alle rocce aspre della Sardegna, nascosta tra una natura incontaminata e selvaggia, la Batteria Militare Talmone costituisce un’importante testimonianza della storia militare del nostro Paese. Essa è parte di un sistema difensivo costituito da una cinquantina tra forti, fortini e batterie militari, sorto sulla costa nord dell’Isola nella seconda metà del ‘700, dopo che Carlo Emanuele III di Savoia sottrasse le isole dell’arcipelago della Maddalena al controllo genovese. Il complesso tornò a giocare un ruolo importante nella difesa dei confini nazionali all’indomani dell’Unità d’Italia, quando la flotta nazionale prese dimora nella storica base navale della Maddalena.
Tra tutte le fortificazioni realizzate, la Batteria Militare Talmone aveva il compito di tenere sotto tiro il canale posto tra l’isola di Spargi e la Sardegna. Lo specchio di mare su cui si affaccia la Batteria è stato teatro di battaglie durante tutta la seconda guerra mondiale fino a quando il trattato di pace di Parigi (1947) impose all’Italia lo smantellamento della base navale e la dismissione di tutte le batterie militari. Dopo decenni di abbandono, nel 2002 la Batteria Militare Talmone è stata affidata in concessione dalla Regione Autonoma della Sardegna al FAI- Fondo Ambiente Italiano che, grazie a un accurato e impegnativo intervento di restauro tuttora in corso, ne garantisce l’apertura al pubblico con il sostegno del Comune di Palau.
Contatti: Punta Don Diego – Palau (Olbia Tempio) tel. 02 467615325 faitalmone@fondoambiente.it
Origine: Concessione della Regione Autonoma della Sardegna, 2002
Dove ormeggiare: Cala dei Sardi, tel. 0789 1876125, www.caladeisardi.it, Marina di Olbia, tel. 0789 67121, www.marinadiolbia.it
2. Baia di Ieranto (Napoli)
Proprio lì, in quella grotta scavata nelle rocce della costa meridionale della penisola sorrentina, la leggenda narra che le sirene costruirono la loro dimora e, ancora oggi, possibile sentire l’eco del loro canto che risuona al ritmo della risacca. E, infatti, c’è chi è convinto che il ternime ‘Ieranto’ non derivi dal greco “ierax”, che indica il falco che ancora oggi nidifica nella zona, ma da “ieros”che significa sacro, a indicare proprio la Baia come sede del tempio delle Sirene. Per la verità la leggenda sembra ammantare ogni angolo della Baia di Ieranto, a Massa Lubrense, luogo di incontaminata bellezza situato di fronte ai Faraglioni di Capri nell’Area Marina Protetta di Punta Campanella.
Contatti: Massa Lubrense (Napoli) tel. 335 8410253 faiieranto@fondoambiente.it
Origine: Donazione Italsider, 1986
Dove ormeggiare: Marina d’Arechi, tel. 089 2788801, www.marinadarechi.com
3. Giardino Pantesco Donnafugata (Pantelleria, Trapani)
Il giardino pantesco, generosamente donato al FAI da Donnafugata, storica azienda vitivinicola siciliana, è uno dei pochi esemplari, di quelli ancora presenti sull’isola di Pantelleria, in buono stato di conservazione e oggi completamente restaurato. Per le sue dimensioni e per le caratteristiche costruttive rappresenta la tipologia più diffusa nell’isola: la pianta circolare, il diametro (11 metri all’esterno e 8,4 all‘interno), l’altezza (fino a 4 m) e la pietra lavica utilizzata a secco garantiscono, infatti, le migliori condizioni microclimatiche. All’interno del giardino, una straordinaria e secolare pianta di arancio dolce “Portogallo”, antica varietà ricca di semi ma anche di succo zuccherino, si sviluppa su più tronchi fino ad occupare tutta l’area disponibile. Risalenti agli albori della cultura dei Paesi caldo aridi del sud del Mediterraneo, questi edifici a pianta circolare, al cui interno è conservato, chiuso da una porta, un solo albero di agrume, rappresentano un ingegnoso sistema agronomico autosufficiente in grado di difendere l’albero di agrumi dalle due principali minacce alla sua sopravvivenza presenti sull’isola: il vento, che per la sua intensità e frequenza provoca danni incompatibili con la sopravvivenza degli alberi, e la scarsità d’acqua che a volte può portare a 300 giorni ininterrotti di siccità.
Contatti: Isola di Pantelleria, Trapani, Contrada Khamma tel. 0923 915649- fax 02 467615269 www.donnafugata.it
Origine: Donazione Donnafugata – 2008
Dove ormeggiare: Porto Nuovo Pantelleria, tel. 0923 911817, www.portodipantelleria.com
COME ISCRIVERSI AL FAI
Promuovere in concreto una cultura di rispetto della natura, dell’arte, della storia e delle tradizioni d’Italia e tutelare un patrimonio che è parte fondamentale delle nostre radici e della nostra identità. E’ questa la missione del FAI – Fondo Ambiente Italiano, Fondazione nazionale senza scopo di lucro che dal 1975 sull’esempio del National Trust inglese, ha salvato, restaurato e aperto al pubblico importanti testimonianze del patrimonio artistico e naturalistico italiano. Antiche dimore, castelli, ville, parchi storici, giardini, aree naturali. In oltre trent’anni di attività, il FAI ha salvato e restituito alla collettività splendide testimonianze del patrimonio d’arte, paesaggio e natura italiani. Il FAI opera su tutto il territorio nazionale attraverso la sede centrale di Milano e l’Ufficio di Roma, e grazie a una rete capillare di volontari organizzati in 116 Delegazioni, 14 Segreterie Regionali in 20 Regioni italiane. Iscriversi al FAI è semplice: si può fare onine su www.fondoambiente.it, al telefono con carta di credito chiamando il numero 02 467615259, oppure con Bonifico Bancario con codice IBAN IT 46 I 03359 01600 10000 0013785. Iscrivendosi, oltre a sostenere il FAI, è possibile anche visitare gratuitamente tutti i beni del Fondo Ambiente Italiano.
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