La rivincita dei parabordi piatti
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Nei porti, sempre di più, la maggior parte delle barche più belle non usano più parabordi cilindrici ma parabordi piatti. I motivi sono semplici: rispetto ai modelli tradizionali pesano di meno e sono meno ingombranti. Altri vantaggi sono quelli di restare aderenti allo scafo, riducendo i rischi di colpi, non sono soggetti a variazioni di volume ad alte temperature e sotto pressione non si deformano e restano inalterate le caratteristiche meccaniche.
C’E’ BISOGNO DI UNA CALZA
Ma hanno anche un difetto, facilmente risolvibile. Poiché aderiscono su tutta la superficie al bordo libero, non “rotolano” come quelli cilindrici a contatto con la barca vicina o a una banchina, con rischio di abrasioni al gelcoat. E’ quindi necessario che siano rivestiti con una calza o rivestimento di alta resistenza non abrasivo.
DUE ESEMPI
Anche i prezzi sono diventati più abbordabili, come ad esempio per i modelli della Plastimo (a sinistra) che trovate on line su nauticplace.com a partire da 37 euro circa.
Se volete qualcosa di più “elaborato” (e quindi più caro), ci sono anche i parabordi piatti pieghevoli, come quelli ideati dalla SeaEq. Se piegati a metà a pacchetto, possono essere utilizzati come parabordi più ammortizzanti. Le dimensioni di questo prodotto sono 1.050 x 400 x 54m (piegato) e 2.100 x 400 x 27mm 8piatto). Li trovate a partire da 146,90 euro su www.seaeq.de
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