Le barche 2016 in 10 parole: Marinità
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Spesso ci troviamo a fare il punto di quello che è stato, delle novità appena viste ai saloni o in banchina. Oggi cambiamo gioco. Ci siamo messi a tavolino in redazione e abbiamo cercato di immaginare, dati ed esperienze alla mano, che cosa potrà cambiare nel mondo della nautica nei prossimi dodici mesi. E’ nato così un piccolo vademecum in dieci parole: dalla A di Alleanze alla R di Reputazione. Dopo le prime sette puntate (in fondo all’articolo trovate i link), oggi parliamo di Marinità.
MARINITA’
E’ il momento di sfatare un mito che ancora circola in banchina: non è vero che le barche di una volta erano più marine di quelle di oggi. E’ cambiato, piuttosto, il modo di navigare. Le carene moderne, con le loro linee piatte, soprattutto verso poppa, si prestano a dare il meglio alle andature portanti, ma questo non vuol dire che navighino male di bolina. Anzi!
Le loro prue affilate fendono bene l’onda, la leggerezza dei materiali moderni ha reso la navigazione più “naturale”. Per non parlare dello spigolo, quel “fenomeno” proveniente dal mondo delle barche da regata oceanica e che, quando ben sfruttato, assicura davvero un’esperienza di navigazione diversa e comoda.
LEGGI “A COME ALLEANZE”
LEGGI “A COME AMBIENTE”
LEGGI “C COME CONDIVISIONE”
LEGGI “D COME DESIGN”
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LEGGI “E COME ELETTRONICA”
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