Via libera alle trivelle alle Tremiti, è polemica
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Il governo ha dato via libera alle trivellazioni al largo delle isole Tremiti, uno dei paradisi dei velisti nel parco del Gargano (Foggia). Il 22 dicembre il ministero dello Sviluppo economico ha firmato il decreto di conferimento della concessione alla Petrolceltic Italia srl, che fa capo all’irlandese Petroceltic International, specializzata nell’esplorazione, estrazione e trasporto nel settore oil & gas. La zona interessata ha una superficie di circa 373 chilometri quadrati ed è stata concessa alla multinazionale per quattro anni a 1.900 euro l’anno (5,16 euro per chilometro quadrato).
DOMANDA DI QUATTRO ANNI FA
“La domanda è stata presentata quattro anni fa ma pensavamo che, visto il trascorrere di tutto questo tempo, non fosse stata accolta” denuncia il leader dei Verdi Angelo Bonelli a Repubblica, “e invece poco prima di Natale ecco qui il decreto. In questo modo si va ad intaccare un’oasi naturale, come ne sono state intaccate tante altre in Italia per le esplorazioni petrolifere, dall’Adriatico al Canale di Sicilia. Questa concessione alzerà un polverone: già in agosto i pescatori delle Tremiti hanno protestato contro questo provvedimento”.
LE POLEMICHE
Su Facebook intanto è nato anche un gruppo dal nome “No alle trivellazioni vicino alle Tremiti, Gargano, Adriatico”. A settembre dieci Regioni (Basilicata, Marche, Puglia, Sardegna, Abruzzo, Veneto, Calabria, Liguria, Campania e Molise) hanno depositato in Cassazione sei quesiti referendari contro le trivellazioni entro le 12 miglia dalla costa e sul territorio.
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4 commenti su “Via libera alle trivelle alle Tremiti, è polemica”
La decisione di permettere trivellazioni ovunque lungo la costa italiana nel limite delle acque territoriali è criminale.
Solo dei falliti figli di falliti e amanti di figlie di falliti truffatori potevano prendere una decisione del genere.
La Costituzione (da NON CAMBIARE ! DIO CE NE GUARDI) protegge il paesaggio. Quindi questa Legge è incostituzionale.
Voce fuori dal coro ma (forse) di buon senso.
Basta navigare in Mediterraneo per vedere a poche miglia dalle nostre coste le piattaforme di Malta, della Croazia ecc. Non cambia molto se noi non le abbiamo. Forse ci vogliono far comperare gas e petrolio all’estero? Oramai le nostre auto vanno ad accise.
é semplicemente una cosa indegna! il poterer economico prevale sempre sub tutto e tutti! E’ necessario andare alle tremiti ed organizzare una protesta dei diportist nautici e dei turistii
Egregi diportisti (sono uno di voi…),
ogni tanto lasciate andare il filo di quel “palloncino” che vi porta su, tra le nuvole, e scendete a far riprendere contatto con la terra ai vostri piedi…
Non tutti, come forse molti di voi, quando si fermano al distributore per riempire il serbatoio per andare a lavorare, sono insensibili al prezzo…