A volte i grandi avventurieri, quelli capaci di andare oltre i limiti umani, rimangono sconosciuti al mondo. Se il circolo polare artico non è il vostro pallino, difficilmente avrete sentito parlare di Sebastien Roubinet. Eppure il trentaquattrenne francese è oggi considerato uno dei più folli e geniali navigatori estremi del mondo, come ha svelato il sito Cultura Marinara, capace di essere al contempo marinaio, progettista, costruttore e… visionario.
PER PRIMO ATTRAVERSO IL PASSAGGIO A NORD OVEST
Una passione, quella per il freddo e le navigazioi al limite, che risale ai quattordici, quando il giovane Sebastien naviga due mesi in solitario lungo le coste norvegesi e svedesi. Dopo una partecipazione alla Mini Transat e un imbarco come secondo sulla mitica Tara, progetta e costruisce (è il 2006) il catamarano di sette metri e mezzo “Babouche”, un incrocio tra una barca e una slitta.
Obiettivo: essere il primo uomo a superare il Passaggio a Nord Ovest esclusivamente a vela. Missione compiuta: Roubinet salpa da Anchorage (Alaska) nel maggio del 2007 e tre mesi più tardi raggiunge le coste della Groenlandia.
IL SOGNO “POLO NORD
Il marinaio francese si è poi lanciato alla conquista del Polo Nord, sempre rigorosamente a vela. Dopo un primo fallimento, Roubinet costruisce nel 2013 un nuovo catamarano, il “Babouchka”, in carbonio e dotato di pannelli solari. Partito da Barrow, in Alaska, il viaggio prosegue bene per i primi due mesi, grazie a condizioni climatiche favorevoli.
A circa cento miglia dal Polo Nord, però, il meteo cambia bruscamente e Roubinet (che affronta questa sfida in coppia con Rodolpe André) è costretto a rinunciare e a chiedere soccorso a una rompighiaccio russa. Oggi Roubinet sta cercando di reperire i fondi per ritentare l’impresa. Scommettiamo che troverà il modo di ripartire?.
Tratto dal GdV di settembre 2015