Lagoon, doppio colpo a Dusseldorf (ma non solo…)
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Lagoon si presenta al salone di Dusseldorf (23-31 gennaio) con due assi nella manica, il Lagoon 42 e il 450 S.
LAGOON 42
Nato dalla matita dello studio francese Van Peteghem-Lauriot Prévost (VPLP), pur conservando le caratteristiche principali dell’ultima generazione di catamarani del cantiere di Bordeaux, il Lagoon 42 apre a nuovi orizzonti. Lo rivela la silhouette elegante caratterizzata da curve fluide che, grazie all’accelerazione delle linee percepibile nelle travi e nel nuovo design della tuga, sottolineano il carattere dinamico e sportivo (senza perdere la marinità e la destinazione d’uso di “barca per la famiglia”) di questo modello. Lo scafo è realizzato con calco a infusione e iniezione, la carena è ad ala di gabbiano e alla chiglia centrale sono collegabili l’attrezzatura dello strallo, l’ancora di ormeggio e il tangone del Code 0. Lungo 12,80 m, è largo 7,70.
SOLUZIONI COMODE
In coperta l’albero molto arretrato e il fiocco autovirante offrono la possibilità di raggruppare tutte le manovre in un solo punto del natante, a vantaggio della semplicità di conduzione in equipaggio ridotto. La timoneria ergonomica, posta al livello della chiusura della tuga, fa sì che avvenga una comunicazione diretta con il pozzetto e il quadrato e che vi sia un accesso diretto alla tuga per facilitare l’accesso al boma. Il bimini è in composito con pannello scorrevole per garantire la massima visibilità sulle vele. Il pozzetto, caratterizzato da linee “morbide”, è su un solo livello dalla piattaforma posteriore verso il quadrato. Un’ampia vetrata su tutta la larghezza della tuga permette un collegamento dei volumi interni.
INTERNI MADE IN ITALY
Gli interni sono made in Italy, infatti sono stati curati dallo studio Nauta: due le versioni disponibili, a 3 o 4 cabine doppie. Nella versione a tre cabine l’armatoriale è nello scafo di sinistra: letto king size, area centrale / studio e bagno a prua dotato di box doccia separato. A dritta due doppie ognuna con il suo bagno con doccia. Nella versione a quattro cabine (ottima per il charter) la configurazione dei due scafi è speculare. La cucina a “U” nel quadrato, dotata di ampie superfici di lavoro e numerosi scomparti, è rivolta verso il pozzetto esterno.
LAGOON 450 S
L’altra novità è rappresentata dal Lagoon 450 S. Questo nuovo modello viene a completare la nuova linea SporTop progettata da Lagoon. Immaginata a partire dal Lagoon 450 con flybridge, consente una maggiore vicinanza tra la timoneria e il pozzetto. Anche in questo caso, il progetto è frutto di una collaborazione tra VPLP e Nauta. Lo scafo è realizzato con calco a infusione: un notevole guadagno sul peso (determinante per un catamarano) e ottimizzazione della struttura. Gli arredi interni sono in legno rigenerato Alpi per favorirne la durata nel tempo (potrete sceglierne le finiture biondo chiaro o teak). L’armamento è abbassato rispetto alla versione FlyBridge, ma la barca mantiene la stessa superficie del piano velico: questo si traduce in un beccheggio ancora più ridotto. E’ lungo 13,96 metri e largo 7,87.
CILIEGINA SULLA TORTA
Ma non è finita qua. Il cantiere ha annunciato, tramite il lancio di un minisito dedicato, il suo nuovo catamarano top gamma, il Seventy 7 (77 piedi), che sarà varato nell’autunno del 2016. Per adesso ancora non si sa nulla se non che nel progetto sono coinvolti Bruno Belmont (il direttore dei progetti vela di Beneteau), il designer Marc Van Peteghem (del succitato studio VPLP) come architetto navale e Patrick Le Quément per le linee esterne.
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