Attraversiamo l’Atlantico con mr. Malingri – Quarta puntata

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malingriEnrico Malingri, fratello di Vittorio e Francesco, membro della dinastia/famiglia più famosa della vela italiana, ha preparato un X 562 (Magix) per l’attraversata atlantica ed è salpato proprio in questi giorni da Gran Canaria verso Guadalupa, ai Caraibi.Grande navigatore, con decine e decine di migliaia di miglia alle spalle, Enrico ci racconterà, puntata dopo puntata, da un lato la navigazione, dall’altro come si sistema un cruiser per far sì che possa affrontare l’oceano senza problemi.

Schermata 2015-12-19 a 12.45.59FINALMENTE NEGLI ALISEI
Lat. 15°47′.982 ; Long. 35°08′.373 17 Dicembre 2015-12-16
Velocità 9kn , vento a 15 kn da E/NE
Finalmente siamo entrati negli alisei, che soffiano regolari, due grosse depressioni in Nord Atlantico la settimana scorsa avevano schiacciato la alta delle Azzorre verso sud, affievolendo gli alisei e mandandoli a latitudini bassissime. Da ieri sera abbiamo preso a macinare miglia in maniera costante con velocità che varia tra gli 8 e 9,5 nodi. Aspettiamo che monti un po’ il mare per raggiungere le planate ad ogni onda, allora si che si “viaggia”. La possibilità di ricevere file grib ci ha permesso, come in regata oceanica, di evitare la bonaccia e metterci in posizione per entrare negli alisei il prima possibile e da posizione favorevole.

Proprio di questo volevo parlare questa puntata, argomento interessante per tutti e sempre in evoluzione, come abbiamo attrezzato la barca dal punto telecomunicazioni. A questo proposito lascio la parola a Marco, appassionato ed esperto velista di vecchia data e sempre aggiornatissimo sull’elettronica di bordo, che ha curato gli acquisti e selezione apparati di comunicazione per Magix. Tenete presente che quasi tutti noi per permetterci questa “fuga” dalla civiltà abbiamo bisogno di avere un canale aperto con terra.

SATELLITARI A BORDO
Per quanto riguarda la scelta delle comunicazioni Satellitari in barca ci sono due opzioni:

1 I portatili satellitari che però possono sopportare una limitata possibilità di comunicazioni dati se non si aggiunge una antenna dedicata.
Purtroppo sui due sistemi che coprono l’Atlantico, Iridium e Immarsat, la velocità è ristretta a 2.4Kb secondo, per quanto riguarda la voce ambedue offrono la stessa qualità anche se il portatile Immarsat ha delle piccole zone non coperte.

2 Iridium però offre la possibilità, installando una antenna a fungo, dal diametro di 50 cm e dal peso di 11kg, di raggiungere una velocità 135Kb secondo.

3 Immarsat con il sistema BGAN, offre la scelta di tre velocità dati: 125Kb, 250Kb e 350Kb , installando una antenna a cupola del diametro di 55 cm e dal peso di circa 13Kg.

Ambedue queste soluzioni,su una barca come la nostra di 56 piedi, richiedono la posa di un palo a poppa del diametro di circa 2,5 pollici. L’installazione sulle crocette risulterebbe inadeguata a causa delle dimensioni e del peso delle parabole, e interferisce con la randa lascata al massimo, per la poppa. Con la prima soluzione, la più semplice ed economica, si è limitati quindi allo scambio e-mail di solo testo, la possibilità di scarico di Grib, mentre con la seconda si possono anche scaricare allegati, visionare il web , inviare foto e anche utilizzare Skype. Il nostro armatore non ci ha consentito di installare il palo a poppa, perché giustamente riteneva antiestetico il manufatto, abbiamo quindi trovato una soluzione per rendere il portatile un fisso.

RENDERE IL PORTATILE UN FISSO
Iridium fornisce una variante di portatile con cornetta, come uno di quei vecchi telefoni da auto, questo è collegato tramite un cavo coassiale a bassa dispersione, ad un’antenna stagna dalle dimensioni di un’antenna GPS, che abbiamo provveduto ad installare su una delle crocette. Abbiamo quindi un sistema costantemente collegato ed utilizzabile sottocoperta, i portatili prevedono che si abbia una visione aperta del cielo. Il passaggio successivo, molto importante, lo abbiamo fatto tramite una società londinese che si chiama Mailasail, che da anni si occupa di comunicazioni satellitari sulle barche da diporto. Abbiamo quindi aggiunto il loro access point dedicato che si chiama Red Box, da loro progettato e costruito, che permette la connessione di svariate fonti di comunicazione a secondo di dove ci si trova.

Quindi il satellite, il wifi pubblico , o la rete cellulare tramite scheda sim acquistata localemente. Inoltre Mailsail offre un importante servizio, cioè un sistema di compressione dati che porta a 24Kb la velocità di scambio dati. Nota bene che questa compressione per x10 si applica anche ai sistemi della seconda opzione. Questa opzione che si chiama Teleport e può essere acquistata per la modica cifra di 10 GBP, mensili senza vincolo. Mailasail offre inoltre l’accesso a un server meteo, dove scaricare sia Grib che previsioni in testo dai vari emittenti GMDSS. Ci permette inoltre di postare la nostra posizione e un commento su un blog visibile su internet ad un indirizzo dedicato. Il nostro è www.mailasail.blog/magix. In questo modo da terra i nostri cari tengono monitorata la nostra posizione e avanzamento, e con il commento nel blog hanno una feed back collettivo di quello che succede a bordo. Tutti i nostri apparati computer, iPad, Iphone possono essere collegati al sistema via wifi.

COSTI
Il costo di un portatile Iridium o Immarsat si aggira sui 1000 USD, al quale bisogna aggiungere antenna fissa e cavo di qualità per altri 500 USD. L’access point Redbox costa 350 GBP. I costi di chiamata, purtroppo rimangono ancora alti cica 1.50 USD al minuto.

YELLOW BRICK
Abbiamo anche un’ altro apparato molto interessante si chiama YB. Viene usato da tutti i partecipanti dell’ARC, per monitorarne la posizione. E’ a batterie ricaricabili al litio, e può essere programmato per inviare la posizione a vari intervalli agendo come un transponder. Ogni carica di batteria dura circa un mese e più. Da casa chiunque ci può seguire, il sistema aggiorna la posizione in maniera molto fluida in automatico. Noi la abbiamo programmata in modo che trasmetta ogni 4 ore. Al sito www.my.yb.tl/magix potete seguirci. Permette anche a chi dell’equipaggio scarica una piccola app sul cellulare di comunicare via Bluetooth con il transponder ed inoltrare messaggi sms di breve durata. Ogni persona può acquistare online il proprio credito e poi gestirselo. Molto efficiente e con un budget di acquisto interessante a circa €.500.

LA PAROLA AD ENRICO
Abbiamo come ultima risorsa una radio ssb Yesu a onde corte per comunicare tramite la rete dei radioamatori e con le altre barche in navigazione. Per ora è un work in progress perché non siamo riusciti ad installare l’antenna filare prima di partire ed ora quindi è tutto volante.

IL CONSIGLIO
Il consiglio quindi se la barca starà in giro per un po’ è installare in maniera fissa l’apparato radio. Se si dispone di un paterazzo isolato, è la cosa migliore per avere una installazione fissa senza problemi. Da portare anche alcune antenne della lunghezza necessaria dipolo che offrono una grande efficienza. In questo caso serve avere un cavo coassiale che esca dall’albero a circa 5/6 mt sopra il ponte. Con il CS&RB abbiamo fatto il giro del mondo in questa maniera. L’antenna veniva issata al momento della trasmissione, abbiamo sempre parlato con tutti, alle ore giuste di propagazione con radioamatori da ogni parte del pianeta. Il mio commento e feedback alla 4 traversata atlantica nell’annua domini 2015 è quindi che per quello che riguarda le comunicazioni siamo veramente nel futuro. Siamo qui fuori in mezzo al mare con la costa più vicina a 1000 miglia ma non siamo soli e abbiamo le info che ci servono.

Un saluto atlantico a tutti

Enrico e Marco e tutto l’equipaggio

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1 commento su “Attraversiamo l’Atlantico con mr. Malingri – Quarta puntata”

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