Autunno, tempo di rimessaggio fai da te / Seconda parte
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Ecco un vademecum in punti per la manutenzione ordinaria che potete eseguire voi stessi: vi sveliamo altri cinque consigli e i trucchi del rimessaggio per preparare nel migliore dei modi la vostra barca in vista del lungo riposo invernale. (QUI trovate i precedenti 5 consigli)
PONTE, TEAK E LEGNI
Per la coperta in vetroresina sciacquate abbondantemente con acqua dolce, rimuovendo i residui più abbondanti di sale e sabbia per evitare graffi indesiderati. Munitevi di secchio, detergente specifico e spazzola di media durezza e iniziate a passare tutte le superfici, insistendo maggiormente nelle zone con l’antisdrucciolo, nei cui piccoli solchi lo sporco è più difficile da togliere. Strofinate energicamente, aumentate la dose di sapone ma evitate di usare solventi. Per il teak bisogna usare un prodotto specifico e uno spazzolone dalle setole più morbide e più fitte. Strofinate sempre nella direzione delle venature del legno. In alternativa ai detergenti si può optare per dei trattamenti chimici, che puliscono in profondità anche le macchie di unto, come quelle di gasolio.
OBLO’, PORTELLI E PASSAUOMO
Chiudeteli bene e sciacquateli con acqua (la pistola alimentata dalla pressione del rubinetto va bene, ma non l’idropulitrice!). L’operazione è obbligatoria: se iniziate la pulizia con un panno umido, potreste rigare il lexan o il plexiglass con i cristalli di sale o i granelli di sabbia. Usate detergenti liquidi (non quelli in polvere o tipo Cif che graffiano) e insistete lungo la cornice, dove c’è la battuta della guarnizione. Controllate che la gomma non sia schiacciata, perché potrebbe causare delle infiltrazioni. Se necessario sostituitela, altrimenti applicate della vaselina perché ne aumenta la durata. Ingrassate i perni delle cerniere.
TENDER
Lavatelo con una spugnetta e detersivo: all’interno vi saranno sicuramente dei residui di benzina e olio del fuoribordo, e all’esterno si saranno formate delle alghe sulla carena che andranno tolte con una spugna più ruvida. Dopo averlo fatto asciugare al sole, sgonfiatelo leggermente e riponetelo possibilmente al coperto. Evitate di lasciarlo appeso alle gruette o alla passerella, piuttosto mettetelo sulla coperta capovolto e fissatelo saldamente con delle cinghie. Per il fuoribordo, svuotate il serbatoio, pulitelo ed eseguite le operazioni di manutenzione consigliate dal costruttore.
PARABORDI E CIME
La pulizia può essere effettuata con detersivi abrasivi, che sono gli unici a rimuovere lo sporco più ostinato. Attenzione a impiegare i solventi e i diluenti, che possono opacizzare o sciogliere lo strato superficiale della gomma rendendola appiccicosa. Le cime e le scotte devono essere liberate da nodi e immerse in acqua dolce e detersivo neutro. Risciacquatele abbondantemente prima di riporle in barca.
GAVONI
Svuotate completamente tutti i gavoni di coperta, in modo da controllare lo stato della vostra attrezzatura e poter accedere al fondo (alcuni arrivano addirittura sino in carena) su cui inesorabilmente si deposita lo sporco. Puliteli accuratamente con i detergenti per il gelcoat e lasciateli aperti in modo che riescano ad asciugarsi completamente. Non lasciate cacciaviti, chiavi inglesi e attrezzi metallici a contatto con la vetroresina, poiché la ruggine la macchierebbe indelebilmente.
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2 commenti su “Autunno, tempo di rimessaggio fai da te / Seconda parte”
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Il teak non va mai strofinato lungo le venature perchè così si consuma la polpa del legno tra una vena e l’altra. Strofinate quindi sempre perpendicolarmente alle venature. Inoltre non usate mai spazzole anche se morbidissime. Usate solo il mocio o una spugna ben imbevuti di acqua e tanto sapone liquido tipo marsiglia o sgrassatori similari. Sciacquate bene con diffusore/spruzzo leggero finchè vedrete un bel colore bordeaux. Quando è ben asciutto, col pennello date una mano di olio impregnante per teak! Così farete durare a lungo il legno fin’anche 20anni! paolo maria ciriani