Prince de Bretagne, il trimarano "sfigato" di Lionel Lemonchois
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Lionel Lemonchois si è ribaltato con il suo maxi trimarano di 80 piedi Prince de Bretagne al largo delle coste spagnole durante la Transat Jacques Vabre. Lemonchois, in coppia con Roland Jourdain, pare si sia fatto sorprendere da un groppo di vento: i velisti stanno bene, sono nello scafo centrale e stanno aspettando i soccorsi del team. Guardate la foto qua sopra (e questo video): potremmo spacciarla per attuale, ma in realtà risale al gennaio dell’anno scorso. Già, perché in quell’occasione Prince de Bretagne scuffiò al largo delle coste del Brasile, mentre Lemonchois stava provando a battere il record di circumnavigazione del globo in solitario.
PRINCE DE BRETAGNE, UNA BARCA “SFIGATA”?
Due rovesciamenti in due anni sono sufficienti a farsi qualche domanda: non sarà mica che Prince de Bretagne, costruito nel 2007 su progetto di VPLP dal cantiere Multiplast di Vannes (lungo 23,3 m e largo 18,24), possa avere qualche difetto, magari in termini di reattività e stabilità? Oppure che Lemonchois “spinga troppo sull’acceleratore”?
UN VELISTA DAL CURRICULUM D’ORO
Sicuramente Lionel, nato il 2 febbraio del 1960 a Bayeaux, nella Bassa Normandia francese, non è uno che ama stare a guardare, il suo palmarès è impressionante: tra i successi, tanto per dire, ha trionfato due volte alla mitica Route du Rhum, ha vinto la Jacque Vabre e conquistato il Trofeo Jules Verne nel 2010 con Franck Cammas, il re degli oceani (e nel 2005 su Orange II con Bruno Peyron). Come a dire: se vuoi essere il migliore, qualche incidente di percorso lo devi mettere in conto. Per la cronaca: neanche Roland Jourdain non è alla sua prima superscuffia: assieme a Jean-Pierre Dick nel 2013 era stato protagonista di un clamoroso ribaltamento a bordo del MOD70 Virbac Paprec.
SOLITARI, I “WILE E. COYOTE”
DELLA VELA
La storia di Lemochois ci ricorda quella del collega/rivale Thomas Coville, attualmente in corsa alla Jacques Vabre. Coville era uno dei favoriti per la vittoria in reale della Route du Rhum scorsa: il suo sogno si è infranto contro un container semiaffiorante durante la prima notte di regata, che ha devastato due dei tre scafi del maxitrimarano di 31 metri Sodebo, costringendolo al ritiro. Coville, uno dei più grandi (e sottovalutati) marinai ha passato un periodo sfortunato. Nel febbraio 2014 ha dovuto abbandonare il tentativo di record di circumnavigazione del globo senza scalo in solitario: un primato (detenuto da Francis Joyon) che ha provato a battere, senza successo, sia nel 2008/09 che nel 2011. Capitano i momenti no. Coville cade e si rialza, è un Wile E. Coyote dei mari. Che, però (come Lemonchois), di “Bip Bip” ne ha catturati parecchi: ha fatto sette giri del mondo, detiene il record in solitario sulla tratta Miami-New York e sulla circumnavigazione di Grand Bretagna e Irlanda, ha vinto la Route du Rhum nel 1998 su Aquitaine Innovations e la Volvo Ocean Race 2011/12 con Groupama 4 di Franck Cammas.
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