Middle Sea Race, si parte! In 115 al via per la "nostra Sydney Hobart"
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Sono 115 i partecipanti (provenienti da 22 nazioni) alla 36ma Rolex Middle Sea Race che inizia ufficialmente oggi alle 11. Non è record (l’anno scorso si sono presentati in 122), ma si tratta comunque di numeri da capogiro visto che solo due anni fa non si superava quota 100.
UN PERCORSO SPLENDIDO E IMPEGNATIVO
Ma, parlando di record, alla Middle Sea spetta il primato di regata più impegnativa del Mar Nostrum, con le su 606 miglia di percorso dai panorami mozzafiato. Guardando le foto della scorsa edizione sembrava di essere alla Sydney Hobart! Si parte a La Valletta (Malta) e la rotta da seguire, in senso antiorario, passa dalla Sicilia per le Isole Eolie (inclusa Strombolicchio), prosegue attorno alle Egadi (eccetto l’isola di Marettimo), Pantelleria e Lampedusa, attraversando poi il Canale a sud dell’isola di Comino e concludendosi nel porto di Marsamxett (Malta).
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LA LOTTA PER LA VITTORIA
Nella lotta per la vittoria overall, la battaglia sarà aperta, come al solito. Dipenderà soprattutto dalle condizioni meteo. Artie, il J-122 del maltese Lee Satariano, praticamente un eroe locale, proverà a difendere il titolo conquistato lo scorso anno ma non sarà facile. Per la vittoria in tempo reale, un nome su tutti: Rambler, l’88 piedi di George David, il quale proverà a battere sé stesso. Nel 2007 infatti a bordo del 90′ Rambler impiegò 47 ore, 55 minuti e 3 secondi a completare il percorso, record tuttora imbattuto (per ora il vecchio Rambler è l’unica barca ad aver concluso la regata in meno di due giorni). Ma attenzione a Momo, il Maxi 72 di Jan-Henrik Kisteit e a SFS, il VOR70 di Lionel Pean. Tra i multiscafi, sarà battaglia tra il MOD70 Phaedo3 di Rachel Jaspersen e Paradox, l’Irens 63 di Peter Aschenbrenner.

GLI ITALIANI DA TENERE D’OCCHIO
Tra gli italiani, occhi puntati sull’Azuree 33 Aeronautica Militare di Giancarlo Simeoli, il Mylius 15E25 Ars Una di Vittorio Biscarini, il Canard 41 Aurora di Roberto Bonomo, il TP52 B2 di Michele Galli, Cippa Lippa 8 e Mascalzone Latino, i Cookson 50 di Guido Paolo Gamucci e Vincenzo Onorato, il Felci 61 Hagar II di Gregor Stimpfl, il Neo 400 Carbon di Paolo Semeraro e, in caso di venti importanti, lo Swan 65 Shirlaf di Giuseppe Puttini.
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