Dovevi essere in mare, a solcare gli oceani. E invece ti ritrovi a terra. Fisicamente e moralmente. E’ un Andrea Mura deluso, amareggiato (“ho la morte nel cuore”, per usare le sue parole) quello che ci è venuto a trovare al nostro stand al Salone Nautico di Genova. Sorride, fa ironia come al suo solito, ma nei suoi occhi si legge lo sconforto di chi ha visto il mondo cadergli addosso. Sembrava tutto ok: il nuovo IMOCA 60 costruito per lui da Persico Marine, la partecipazione al Vendée Globe (il giro del mondo in solitario, l’Everest della vela). E invece Mura (QUI LA VICENDA) si è ritrovato costretto a vendere la barca: l’ha subito acquistata il team di Michel Desjoyeaux. Unica e magra consolazione: il “Professeur” ha avuto modo di constatare subito la bontà della barca e delle vele realizzate dalla veleria Mura. In questa intervista Andrea non le manda a dire e si domanda cosa non funzioni in Italia. Manca la cultura nautica, l’imprenditoria è cieca? Ascoltate con attenzione le sue parole, fanno molto riflettere (E.R.).
LA NOSTRA INTERVISTA ESCLUSIVA AD ANDREA MURA
4 commenti su “INTERVISTA – Andrea Mura: "Italia, perché la vela ti fa schifo?"”
non ho più l’età delle schienate sulle derive, ma la vela è sempre stata cosi in italia. una cosa per ricchi per farsi vedere, per rimorchiare le belle donne. Basta vedere come siamo messi con i servizi, che sarebbero le infrastrutture, per una barchetta a mare per il mese di agosto quanto vogliono? si parte tutto da li.
Tutti gli sport che non offrono un “ritorno” televisivo hanno problemi di sponsor, e l’Italia non ha la tradizione velistica di Francia o Gran Bretagna dove evidentemente questo ostacolo è meno sentito. Mi spiace molto per Mura, al quale auguro buon vento per le prossime sfide.
Non lo conosco personalmente, ma Andrea Mura mi da proprio l’impressione di una persona onesta e perbene . I soldi in Italia li danno a merdate e ruberie come i parchi marini ecc. ecc. , che vuoi che si aiuti chi fa del vero sport , in questo caso ad altissimo livello per quanto umile in persone che sono veri uomini di mare. Sto calcio invece che rompe i coglioni da mattina a sera con i soldi che si sbafano per faccia , è quello che meritano i fessi che ci vanno appresso.
riferendomi a quanto detto dall’ utente Adrio in precedenza penso che si debba tornare un po tutti derivisti, anche a 40 anni, io l’ho fatto e sono felicissimo, magari scegliendo una deriva più tranquilla che “non ti spacchi la schiena”, la vera vela è quella! non i buffoni con il cabinato da mezzo milione di euro che non hanno mai issato le vele …. meditate gente