Un trimarano completamente autonomo, in grado di navigare senza nessuno a bordo e in completa autosufficienza energetica. Si chiama MARS (acronimo di Mayflower Autonomous Research Ship), sarà lungo 32,5 metri e largo 16,8 e navigherà sfruttando il vento (grazie a una doppia vela) e il sole (con un sistema di pannelli fotovoltaici hi-tech).
AUTOSUFFICIENZA TOTALE
Le vele potranno sospingerlo fino a una velocità di 20 nodi, mentre in caso di bonaccia il motore alimentato dai pannelli solari potrà portare il trimarano fino a 12,5 nodi. Qualora la barca viaggiasse a motore a 5 nodi, le celle solari (che si estendono del 40% in caso di mare calmo grazie a un sistekma pieghevole) le garantirebbero infinita autonomia. A bordo soltanto droni di diverse tipologie per condurre esperimenti durante la navigazione.
QUANDO LO VEDREMO IN AZIONE?
Il varo di MARS, progetto dell’Università di Plymouth in collaborazione con gli esperti di MSubs (società specializzata nella realizzazione di veicoli e imbarcazioni autonomi) e Shuttleworth Design), è previsto per il 2019, e dopo un anno di test avverrà la prima navigazione: da Plymouth (UK) a Plymouth (Massachussets), proprio a 400 anni di distanza dal mitico viaggio, sulla stessa rotta del Mayflower.
ENTRA NEL CLUB DEL GIORNALE DELLA VELA
Ti piace il nostro punto di vista sul mondo della vela? Allora non devi far altro che entrare nel club e iscriverti alla nostra newsletter gratuita, per ricevere ogni settimana le migliori news di vela selezionate dalla nostra redazione. Inserisci la tua mail qui sotto, accetta la Privacy Policy e clicca sul bottone “Iscrivimi”.
ISCRIVITI GRATIS
ABBONATI E SOSTIENICI
Hai visto quanta carne al fuoco? Se apprezzi il nostro lavoro abbonati al Giornale della Vela. Non solo ricevi a casa la rivista ma ti facciamo un regalo unico: accedi all’archivio storico digitale del Giornale della Vela e leggi centinaia e centinaia tra i migliori articoli apparsi sulle pagine del GdV dal 1975 ai giorni nostri! ABBONATI SUBITO
1 commento su “MARS, ovvero l'autarchia in versione trimarano”
Spero che rimanga un progetto nel cassetto dell’università.
Se ci tolgono anche l’emozione di veleggiare, cosa ci rimane??